Il Taormina Film Festival 2018, nonostante i brevissimi tempi avuti dall’organizzazione, si è rivelato un successo. Nella splendida cornice della Perla dello Ionio è andato in scena un evento di alto spessore qualitativo, con diversi vip sul red carpet, che hanno reso ancora più glamour la cornice.

Taormina porta in dote il lusso della bellezza, espressa al meglio in occasione dell’appuntamento cinematografico, giunto all’edizione numero 64, con la sapiente regia di Videobank, società siciliana guidata dal General Menager Lino Chiechio e dall’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo: a loro e ai loro collaboratori va il merito del miracolo compiuto nei pochi giorni in cui sono stati costretti ad operare, giovandosi del prezioso apporto di Gianvito Casadonte e Silvia Bizio, che hanno curato la direzione artistica.

A scandire i tempi della tappa conclusiva al Teatro Antico di Taormina ci ha pensato il conduttore e giornalista Salvo La Rosa. Il tema dei diritti umani ha incassato il primo premio della serata, per il film “Road to Lemon Grove” di Dale Hildebrand con protagonista Charly Chiarelli. Il Premio Angelo D’Arrigo è stato consegnato da Laura Mancuso a colui che è stato definito “il medico dei migranti” Pietro Bartolo di Lampedusa.

Nella fase clou della serata, a Maurizio Millenotti è andato il Premio Tauro D’Oro per i costumi di “The Happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wild”. Tauro d’Oro alla carriera per l’attore statunitense Matthew Modine. Due premi Tauro d’Oro alla carriera, uno come miglior attore ed uno come miglior regista, sono stati conquistati da Rupert Everett sempre per “The Happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wild”.

Ed ancora un Tauro d’Oro alla carriera per l’attore statunitense Richard Dreyfuss, che nel sottolineare di essere felice di ricevere premi ed essere elogiato per il suo lavoro, attribuisce agli italiani «il merito di aver creato il grande cinema. I registi italiani – ha detto Dreyfuss – hanno forgiato un percorso da seguire per tutti gli altri»

Tauro D’Oro alla Carriera anche per l’attore, regista e sceneggiatore Michele Placido, che ha rivendicato sul palco le sue origini come attore di teatro, ma per il quale il «cinema italiano sta bene. Si dice che questo sia in crisi – ha spiegato Placido – ma in realtà cambia solo il modo di fare cinema perché il pubblico c’è sempre. Il cinema lo vedi in televisione o attraverso le serie, sempre cinema è. Non si potrebbero produrre film se non ci fosse un successo, che in questo momento il cinema italiano vive anche attraverso le serialità»

Come miglior film indipendente del Taormina Film Film Festival 2018 il Tauro D’Oro è stato assegnato ad Angelica Zollo per “Trauma is the Time Machine”. Il premio Taormina Arte Award come miglior produttore è andato a Gianluca Curti. Il Taormina Arte Award come miglior distributore a SunFilm Group. Menzione speciale per Be Kind di Nino Monteleone e Sabrina Paravicini.

Il Taormina Arte Award per la migliore sceneggiatura a Leave no race di Debra Granik. Il Taormina Arte Award come migliore attore è stato consegnato ad Alberto Mica per il film “Transfert” di Massimiliano Russo. Il Taormina Arte Award come miglior attrice a Leven Rambin per il film “Tatterdemalion”. Il Taormina Arte Award per la miglior regia a Lorena Luciano e Filippo Piscopo per il film “Will be caos”. Ed infine il Taormina Arte Award come miglior film a “Once upon a Time in November” di Andrzej Jakimovski.

Via | REGGI&SPIZZICHINO Communication

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ultimo aggiornamento: 25-07-2018