Attualità
Terminato il restauro della Nike di Samotracia: il ritorno al Museo del Louvre di Parigi
Quattro milioni di euro, e 10 mesi di lavoro, per riportare l’opera agli antichi splendori

È tornata ‘a casa’ la Nike di Samotracia: la statua, che di solito si trovava in cima all’Escalier Daru del Museo del Louvre a Parigi, è stata sottoposta ad una lunga opera di restauro, durato 10 mesi.
La scultura, attribuita a Pitocrito e databile intorno 200-180 a.C., ha ritrovato il suo colore naturale, il bianco del marmo di Paro, che era il più pregiato dell’epoca.
Per completare i lavori il direttore del Louvre, Jean-Luc Martinez, aveva lanciato una raccolta fondi online: in tutto sono stati spesi quattro milioni di euro per riportare la Nike agli antichi splendori
Il 10 settembre 2013 l’opera era stata trasferita nella Salle des Sept Cheminées e smontata blocco per blocco. La statua è stata in seguito analizzata con un microscopio, con i raggi ultravioletti, e le sono state fatte persino alcune lastre. Così sono emersi alcuni dettagli finora sconosciuti, come una ciocca di capelli che sfugge dallo chignon e tracce di colore blu, invisibili a occhio nudo.
Questo significa che sicuramente la statua ai tempi era policroma (ossia dipinta).
La statua
La Nike (il cui nome deriva dal greco, e significa ‘vittoria’) rappresenta una divinità greca, Vittoria appunto, ritenuta figlia di Zeus e alcune volte associata ad Atena.
Probabilmente l’opera venne scolpita a Rodi in epoca ellenistica e fu ritrovata nel 1863 a Samotracia, un’isola del mar Egeo, da Charles Champoiseau, allora viceconsole francese ad Adrianopoli (Edirne, odierna Turchia). Le braccia e la testa non sono mai state ritrovate, diversamente da una mano, rinvenuta nel 1950.
Via | RaiNews
