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Tumore al seno: prevenzione e cosa bisogna sapere

Si sente sempre più spesso parlare del tumore al seno che colpisce in modo particolare le donne. E il mese di ottobre è dedicato proprio a questo e alla prevenzione di tale patologia. Ma di cosa si tratta esattamente e cosa bisogna sapere per non farsi trovare impreparati? Andiamolo a scoprire.
Tumore al seno: cosa è
Prima di tutto, a fare chiare su cosa sia esattamente il tumore al seno è l’AIRC, Associazione italiana per la ricerca contro il cancro.
Dopo aver fatto una spiegazione precisa su cosa sia il seno e come sia costituito, dal sito ufficiale è possibile leggere con precisione la definizione della patologia: “Il tumore al seno è una malattia potenzialmente grave se non è individuata e curata per tempo. È dovuto alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne e acquisiscono la capacità di staccarsi dal tessuto che le ha generate per invadere quelli circostanti e, col tempo, anche organi più lontani”.
La spiegazione prosegue: “In teoria tutte le cellule presenti nel seno possono dare origine a un tumore, ma nella maggior parte dei casi il cancro ha origine dalle cellule ghiandolari (dai lobuli) o da quelle che formano la parete dei dotti”.
Prevenzione e dati
L’AIRC fornisce anche alcuni dati in merito alle persone colpite dal tumore al seno. In Italia, secondo le stime AIRTUM-AIOM-Fondazione AIOM, ogni anno vengono diagnosticati 55.500 nuovi casi (55.000 donne e 500 uomini) di questa malattia.
Grazie all’evoluzione della medicina e anche ai progressi fatti nella diagnosi precoce, ad oggi si muore molto meno di tale patologia rispetto al passato.
Ma quali sono i fattori di rischio e cosa si può fare per cercare di prevenirlo? La risposta è complessa è va dallo stile di vita all’alimentazione. Si parla quindi di mangiare molta frutta e verdura e di evitare il fumo. In generale, poi, evitare una vita particolarmente sedentaria.
“Ci sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva che possono influenzare il rischio di tumore del seno: un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce) e una gravidanza in giovane età sono protettive, così come l’allattamento al seno”, si legge sul sito AIRC.
Esistono poi fattori genetici. “Il 5-7 per cento circa dei tumori della mammella è ereditario, legato cioè alla presenza di mutazioni nel DNA, che in un quarto dei casi interessano i geni BRCA 1 e/o BRCA 2”.
In tema prevenzione, esistono alcuni consigli. La prevenzione del tumore del seno “deve cominciare a partire dai 20 anni di età con controlli annuali del seno eseguiti da uno specialista senologo, affiancati alla mammografia biennale dopo i 50 anni o all’ecografia, ma solo in caso di necessità, in donne giovani”.
