Arte e cultura
Ugo Valeri, una grande mostra a Padova celebra il genio ribelle
Quando si parla di Belle Epoque si pensa subito a Toulouse Lautrec. Ma c’è anche un artista italiano, associato al movimento della scapigliatura, che ne ha saputo interpretare egregiamente alcune dinamiche.

Sto parlando di Ugo Valeri, che da sabato 20 aprile 2013 sarà protagonista di una grande antologica a Padova, presso i Civici Musei agli Eremitani.
La mostra apre proprio dopo il centenario della tragica morte dell’artista a 37 anni, caduto da un balcone di Palazzo Pesaro a Venezia. Sarà l’occasione per portare a conoscenza delle nuove generazioni la straordinaria figura di questo pittore, disegnatore ed illustratore. La modernità entra nel suo stile a partire dal suo tratto, veloce e deciso, che delinea i corpi senza lasciare spazo alla perfezione formale. Tutt’altro, il processo di lavorazione fa parte dell’opera e la ‘sporca’, per cui spesso risulta quasi abbozzata o non finita.
D’altronde Valeri fu espulso dall’Accademia di Venezia e da quella di Bologna e, fuggendo le scuole e le discipline, si rifugiò nel cenacolo degli scapigliati, muovendosi fra Padova, Venezia, Bologna e Milano.
UGO VALERI, GENIO RIBELLE Un altro volto della Belle Epoque
Valeri dipinse la strada, nuda e cruda, con i suoi personaggi, le sartine, le donne a passeggio, i dandy, il pubblico e il corpo di ballo dei teatri, una mondanità raccolta assieme alal luce che la circonda.
L’allestimento, a cura di Virginia Baradel e Federica Luser, con la direzione di Davide Banzato, presenterà oltre 100 opere di Ugo Valeri, fra cui alcuni inediti, affiancate dai lavori di altri protagonisti della pittura italiana a cavallo tra ‘800 e ‘900.
