Per la collezione autunno inverno 2016 2017 Silvia Curzi, direttore creativo di Vic Matié, continua ad approfondire il suo lavoro sugli estremi: maschile vs femminile, caldo vs freddo, colorato vs nero, quotidiano vs notturno. I rimandi sono alla storia del rock dagli anni ‘70 ai 2000, alle uniformi del clubbing anni ‘90 ma anche alle forme iconiche delle scarpe maschili come il texano, la derby, il beatles. Ne esce l’immaginario di una donna forte, radicata nella contemporaneità ma con uno sguardo intenso verso il prossimo futuro.

Lo storybook è diviso in quattro temi, ognuno dei quali corrisponde ad un’atmosfera di colore diversa. Green Prelude esalta la parte più nera, fredda, maschile e metallica della collezione con texture evidenti, stampe a caldo e verniciature metalliche a mano. Crimson Passion contiene le strutture più quotidiane e active che usano gomme, cavallino, camoscio e vernice. Mauve Mixture è la parte più ricercata e glamour, con tacchi design in metallo, cuciture evidenti, cambi di materiale. Blue Freedom ha l’idea del viaggio e del calore, usa la pelliccia, il camoscio, i colori crema e cioccolato.

Ispirato alla tecnica dello split screen il video girato dal fotografo italiano Edoardo Pasero, che continua la sua collaborazione con Vic Matié anche per l’autunno inverno 2016/17 e che si ispira al film di Norman Jewison “The Thomas Crown affair” del 1968. Nel video che racconta la collezione con la frammentazione delle immagini, unendo campi lunghi a dettagli senza soluzione di continuità, per esaltare il prodotto. Scarpe e borse vengono rappresentate attraverso un’idea di styling e di movimento molto forte che costringe l’occhio dell’osservatore a trovare una sintesi personale e a dare un significato proprio a ciò che vede.

Le foto della campagna sono state scattate sempre da Edoardo Pasero che ha studiato un racconto che potesse concentrarsi sul prodotto ma, allo steso tempo, ne narrasse la forte matrice creativa. La modella in continuo movimento ripresa dal basso subisce un fenomeno di leggera distorsione visiva mentre gli sfondi con colori molto forti creano un aperto contrasto con il prodotto. Il riferimento è al decennio degli anni novanta e alla sua carica rivoluzionaria che in questo caso è stata sottolineata anche dall’uso di capi vintage originali di quel periodo per lo styling.

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ultimo aggiornamento: 15-08-2016