Arte e cultura
Zavattini e i Maestri del ‘900, una sfilata di autoritratti alla Pinacoteca di Brera
Centocinquantadue autoritratti minimi commissionati da Cesare Zavattini ad alcune tra le più grandi personalità del XX° secolo, per una mostra in Brera.

“A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto. Zavattini e i Maestri del ‘900” un punto di partenza originale, per l’esposizione (e relativo catalogo) organizzata in collaborazione con Skira, con tanto di supporto scientifico dell’Archivio Cesare Zavattini e della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, e con la curatela di Marina Gargiulo, presso la Pinacoteca di Brera di Milano. Al centro dell’evento una raccolta singolare composta da 152 autoritratti minimi, realizzati a partire dal 1941 su espressa richiesta del regista, sceneggiatore, giornalista e sua volta pittore Cesare Zavattini, dai più grandi maestri del Novecento: Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, ma anche tanti scrittori come Buzzati e Pirandello, attori come Mastroianni e tanti altri ancora, le cui fattezze sono state immortalate in un formato atipico e decisamente piccolo, di 8 cm per 10, imposto tassativamente dallo stesso Zavattini come unico limite compositivo alla creatività degli artisti interpellati.
Ne è venuta fuori una folta raccolta di ben 1500 opere, divisa e poi venduta per approdare in parte alla Pinacoteca milanese che le ha acquisite nel 2008 e le espone dal 7 maggio all’8 settembre 2013 presso la SALA XV, con un ampio corredo di testimonianze – lettere, cartoline, telegrammi, brochure, inviti, fotografie, interviste e documentari – relative alla raccolta e ai suoi protagonisti. Un’avventura che comincerà in grande stile proprio nella serata di martedì 7, con un vernissage accompagnato da letture drammatizzate di brani scelti dal carteggio fra Zavattini e gli artisti, a cura degli allievi della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, per proseguire con una serie di incontri dedicati a Zavattini in tandem con la programmazione della Cineteca di Milano – Spazio Oberdan, che si concentrerà tra la fine di maggio e per tutto il mese di giugno, sulla figura del regista e sul cinema neorealista.
Ogni dipinto appare opera singola e autonoma, esemplare raro nella produzione dell’autore, e allo stesso tempo parte di una serie, anch’essa unica nel suo genere. La rarità e preziosità della collezione Zavattini risiede soprattutto nell’essere realizzata interamente su commissione. Purtroppo nel 1979 Zavattini è costretto, per ragioni economiche, a vendere questa “enciclopedia della pittura del Novecento”, che verrà quindi smembrata e in parte dispersa.
Via | brera.beniculturali.it
