Banksy, chi è costui? Tutto il mondo se lo chiede, da quando i suoi graffiti hanno iniziato a comparire sui muri di tutto il mondo. Ma ancora nessuno è certo di conoscere chi si cela dietro questo nome d’arte, che con i suoi disegni denuncia situazioni terrificanti che ancora esistono nel nostro pianeta. Ovviamente molte sono state le ipotesi fatte, ma lo street artist non è mai venuto allo scoperto. E chissà se mai lo farà.
Sicuramente i suoi graffiti si fanno notare. Il suo tratto è inconfondibile, così come i temi trattati dall’artista che ci lascia sempre senza parole, con la semplicità con cui, con le sue immagini, riesce a rappresentare pezzi di mondo che a volte dimentichiamo o diamo per scontati. A lui sono state dedicate moltissime mostre nel mondo e anche in Italia, così come molto è stato detto (e talvolta anche fatto) sui suoi murales.
Nessuno conosce il vero nome di Banksy, almeno non ancora. Quello che sappiamo è che l’artista e writer è inglese e dovrebbe essere nato nel 1974 a Bristol, città dove ha lasciato in eredità molte delle sue opere d’arte. È uno degli esponenti più famosi della street art.
Non è solo un artista, ma è anche un attivista, un politico e un regista. Il suo impegno nel sociale è fondamentale, perché con le sue opere, satiriche che riguardano argomenti come la cultura, l’etica, la politica, la cronaca, è in grado di far riflettere tutti quanti.
Chi si nasconde dietro Banksy?
Non si sa niente, ovviamente. Si dice che possa essere l’artista svizzero Maître de Casson, anche se lui ha sempre negato. Nel 2008 si era fatto anche il nome di Robin Gunningham, già studente della Bristol Cathedral Choir School: persino degli studiosi avevano dedicato uno studio per capire se fossero la stessa persona. Si è anche pensato che potesse essere Robert Del Naja dei Massive Attack o che possa essere il fondatore dei Gorillaz con il frontman dei Blur Damon Albarn, Jamie Hewlett.
Infine, c’è chi è convinto che dietro quel nome si celi un collettivo di sei artisti o una donna. Si conoscerà mai la sua identità?
E molte altre ancora. Diverse, infine, le opere che gli sono state attribuite, ma che l’artista ha smentito. Non dimentichiamo che Banksy ha scritto anche dei libri (Banging Your Head Against a Brick Wall, Existencilism, Cut It Out, Wall and Piece, Pictures of Walls, You Are an Acceptable Level of Threat). E per il cinema ha realizzato il film documentario, Exit Through the Gift Shop, candidato anche agli Oscar.
Dopo la censura di Jeffrey Deitch al murale di Blu, è cresciuta l’attesa per Art in the Streets, la mostra che il Museum of Contemporary Art di Los Angeles di Los Angeles dedica alla street art. Un progetto espositivo ambizioso, che, da una parte ripercorre la storia dei graffiti e della street art in America,
La reginetta dell’uncinetto, l’artista Olek, il cui vero nome è Agata Oleksiak, ha colpito ancora in giro per New York. Dopo aver ricoperto il toro di Wall Street con il suo tessuto colorato, nei giorni dell’Oscar ha voluto rendere omaggio a Banksy. Su un edificio al 358 di Broome Street è apparsa la silhouette di
Banksy è stato rapinato, e non stiamo parlando della mancata vittoria agli Academy Awards, o della rimozione di Livin the Dream (Mickey e Minnie). Nei giorni scorsi un suo piccolo murales in giro per Los Angeles è stato “brutalmente” asportato. Si tratta di Caution, una rivisitazione del tradizionale cartello di attraversamento stradale realizzata a stencil.
Ok. Banksy non si è visto alla cerimonia degli Oscar e il suo film non ha vinto. Ad aggiudicarsi il premio nella categoria Miglior Documentario è stato Inside job, di Charles Ferguson e Audrey Marrs, una pellicola che ha messo in luce le ‘piaghe’ del sistema finanziario statunitense. Exit through the gift shop, sabato, si
Sembra che Banksy sia quasi certo di poter vincere qualcosa agli Oscar. Nonostante conosca bene il regolamento, che necessita la presenza fisica di attori e registi, Banksy stava pensando di presentarsi alla cerimonia di premiazione con un travestimento da scimmia (se vedete questo post lo capirete bene). Ma Bruce Davis, direttore esecutivo dell’Academy, ha dovuto
Lo street artist Banksy è sbarcato ad Hollywood, dove è candidato agli Oscar per il suo documentario Exit Through The Gift Shop, un film definito dalla stampa ” irriverente, divertente e provocatorio”, dove si possono ammirare le vicende dello stesso Banksy, di Shephard Fairey, di Invader e molti altri graffiti artist all’opera. Già che c’era,
Nelle ultime settimane sta progressivamente crescendo l’attenzione dei media internazionali verso Banksy e Mr Brainwash, il protagonista del suo film. Il regolamento degli Oscar prevede che i premiati siano presenti personalmente al momento della consegna delle statuette e questo non è un problema di poco conto per l’artista (ed adesso regista) di Bristol, che ha
Le stampe di Banksy vengono vendute per migliaia di euro, per non parlare degli originali. Per andare contro l’establishment dell’arte (critici, case d’asta, gallerie e collezionisti), due registi (buontemponi e molto cinci) hanno creato il progetto “Come vendere un Banksy“, di cui vedete qui sopra il trailer. Un documentario di prossima uscita che solleva questioni
L’asta per vendere la sua identità è fallita, rimossa per l’ennesima volta da eBay. Ma il 2011 non poteva cominciare senza un nuovo pezzo di Banksy. Lo street artist di Bristol se ne è venuto fuori con qualcosa di molto ‘minimal’. A Bridge Place, vicino Victoria Station, a Londra, su un muro sono apparsi dei
Potrebbe sembrare solo una trovata pubblicitaria e infatti proprio di quello si tratta. Un uomo ha messo in vendita L’identità di Banksy su eBay. L’utente si chiama jaybuysthings ed ha un feedback positivo al 100%. Sostiene di aver scoperto l’identità dello street artist di Bristol mettendo in relazione i prezzi dei suoi lavori venduti e
Banksy, chiunque lui (o loro) sia(no), sembra provenire dall’Inghilterra e più precisamente da Bristol, nel sud-ovest. La città è stata invasa di visitatori nel 2009, durante la mostra Banksy Vs Bristol Museum, che abbiamo ampiamente documentato. Così i tipi di Visit Bristol, il sito gestito dal Bristol Tourist Information Centre, l’ente del turismo locale, hanno
Questo natale l’ereditiera inglese Kate Moss si è vista recapitare dei regali piuttosto originali dal suo fidanzato, il chitarrista dei The Kills Jamie Hince. Un jukebox già caricato con le sue canzoni preferite, un raro Wurlitzer del 1960, dal valore di 50 mila sterline, circa 58 mila euro. Un impegno non da poco, selezionare le
Lo chiamano il Flintshire Banksy, dal nome della contea nel nordest del Galles in cui sono apparsi i suoi primi pezzi. Ma in realtà una firma ce l’ha, si chiama Random e con lo street artist di Bristol non ha poi molto a che fare. Le similitudini riguardano l’uso dello stencil e della scala di
Vi ricordate di No Future, uno degli ultimi stencil di Banksy ricoperto dopo pochi giorni? Lou Taylor, un uomo il cui lavoro è portare in giro una bicicletta su cui sono installati alcuni cartelloni pubblicitari, ha deciso di prendersi a cuore il nuovo pezzo dell’artista di Bristol. Taylor, amante di Banksy, stava per recarsi a
Grande ressa a Londra per accaparrarsi l’ultima stampa di Banksy. ‘Choose your weapon’ (Scegli la tua arma) è la versione su carta di un pezzo comparso sui muri qualche mese fa. Un ragazzo con felpa e volto coperto porta a spasso il cane di Keith Haring. Una parte delle stampe, l’edizione di 100 su sfondo
Vi avevamo parlato di uno degli ultimi pezzi outdoor di Banksy, quel No Future che era stato subito coperto e imbrattato. Oggi il proprietario del muro, Joe Sidhu, residente nella zona di Bevois a Southampton, viene allo scoperto. Il signor Sidhu si era rivolto a Keith Sekree, proprietario della Galleria Taoi a Shamrock Quay, per
No, non è una bufala e nemmeno una svista ortografica. Lino Banksy esiste davvero ed è un’artista di streda, come lui stesso di definisce. Ua stortura nel nome ed ecco che l’identità dello street artist probabilmente più famoso al mondo si mischia con una delle icone pop-trash della commedia all’italiana (adesso tutto nonno e famiglia).
Ieri ha aperto i battenti a Londra una nuova galleria, la Marks & Stencils a Berwick Street, Soho. Qui Banksy (che sembra faccia proprio gli onori di casa) ha presentato alcuni nuovi lavori e ha curato l’allestimento di altri due urban artist. Fra questi, il francese Dran e Mark Sinckler di Bristol, conosciuto come Prime
Se vuoi aggiornamenti su Banksy inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.
La tua iscrizione è andata a buon fine. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i
seguenti campi opzionali:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell'informativa sulla privacy.