Durante la gravidanza possono verificarsi episodi di epistassi, ovvero perdita di sangue dal naso in assenza di traumi. Questo genere di disturbi può interessare anche donne che non ne abbiano mai sofferto prima, dato che, in genere, l’epistassi si verifica più facilmente nei bambini e negli adolescenti.

Quali possono essere, perciò, le cause di queste emorragie spontanee proprio in concomitanza con la dolce attesa? Prima di approfondirle, chiariamo subito che si tratta di un fenomeno normale che non deve destare particolare preoccupazione nelle donne incinte.

Infatti l’epistassi si verifica facilmente durante il primo trimestre della gravidanza e, talvolta, protrarsi saltuariamente anche dopo questi primi mesi. All’origine c’è lo scombussolamento ormonale dovuto all’aumento, nel sangue, degli ormoni della gravidanza (estrogeni), in particolare del progesterone. Questo provoca immediatamente un maggior afflusso di sangue in tutto il corpo, che può, in alcune zone delicate come le mucose nasali, produrre una sorta di congestione.

E’ proprio questo che causa la rottura dei piccoli vasi che irrorano l’interno del naso e quindi le emorragie note come epistassi. Teniamo conto che proprio la stessa causa ormonale è alla base delle frequenti emorragie nasali che colpiscono le adolescenti subito dopo la pubertà. Questo fenomeno è ancora più comune in estate, perché anche il caldo favorisce la perdita di sangue dal naso. In genere dopo la nascita del bambino il disturbo si risolve da solo e non si ripresenta. In ogni caso, come risolverlo?

La futura mamma dovrebbe cercare di mantenere ben umidificati gli ambienti in cui vive e dorme (per evitare la secchezza delle mucose che favorisce la congestione), di non stare al sole nelle più più calde, di dormire con la testa leggermente sollevata e di pulirsi il naso delicatamente, magari usando delle soluzioni fisiologiche saline. Meglio evitare i farmaci, ma se le emorragie dovessero essere troppo copiose si possono usare degli spray decongestionanti e antiemorragici. Buona abitudine anche quella di aumentare la quota giornaliera di alimenti (frutta e verdura soprattutto) che contengono vitamina C, che rinforza i piccoli vasi sanguigni.

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ultimo aggiornamento: 29-08-2013