Sono stato innamorato di una grande artista e di una grande donna. E sono stato fortunato, per aver conosciuto una persona eccezionale che mi ha fatto diventare prima uomo e poi artista, una fortuna, lo dico con il cuore a pezzi, che ora pago con il grande dolore che provo.
Per lei, che era un dono della vita, ho sentito un amore ininterrotto. Io che ho sempre desiderato diventare un artista, stavo con una artista vera, un privilegio unico averla accanto, vedere che le sue scelte erano sempre fatte per migliorarsi; non era artista per ambizione personale o smania di ricchezza, lei viveva l’arte come una missione e per questa ha affrontato grandissime rinunce improntate all’etica, alla bellezza, alla cultura.
Mariangela Melato, i funerali a Roma, il ricordo di chi l’ha amata, le foto più belle
Nel giorno dei funerali di Mariangela Melato, le parole che Renzo Arbore ha deciso di dedicare alla donna e all’artista scomparsa ieri a 71 anni dopo una lunga malattia, sintetizzano alla perfezione l’idea che coloro che la amavano e apprezzavano si erano fatti di lei.
Sempre misurata, sotto i riflettori solo quando recitava, al centro della scena esclusivamente se si trattava di un palcoscenico, elegante quando parlava di sé, presente su giornali e copertine in maniera mai eccessiva: la sua maniera di porsi nella vita professionale e in quella pubblica sintetizzava alla perfezione l’antidiva, pur essendo una grandissima e apprezzata attrice.
Già dalla mattinata di oggi una grande folla si è riunita a Roma, in piazza del Popolo, per prendere parte ai funerali di Mariangela Melato nella Chiesa degli artisti che si è subito riempita, tanto da creare difficoltà all’accesso dei familiari dell’attrice.
La famiglia, nell’annunciare i funerali oggi alle 15.00 alla Chiesa degli Artisti, racconta «la lotta indomita contro la malattia» e testimonia «il valore e la grazia di una donna straordinaria». Tantissime altre testimonianze dei personaggi che l’hanno conosciuta e amata: Giorgio Armani ricorda «la carissima amica e grande artista»; Martino Midali scrive: «è stato un onore vestirti»; Carla Fendi pensa all’amica, «personaggio unico per bravura, carattere e personalità».
Paola Cortellesi la ringrazia «per la sublime bellezza che hai portato in scena. Per l’allegria e la gioia che regalavi fuori». Scrive Dori Ghezzi ricordando che nello stesso giorno è morto suo marito Fabrizio De Andrè: «l’11 gennaio per noi non riesce proprio ad essere un giorno felice e da oggi lo è ancor di più».
Piero Maccarinelli e Roberto Cicutto ricordano «le grandi risate insieme»; Leo Gullotta «l’animo nobile coniugato all’arte»; Gigi Proietti scrive «alla donna, all’amica, all’attrice che resterà per sempre nella nostra anima. Lei che di anima è vissuta. Oggi il mondo è triste; Lella Costa saluta la «ragazza senza pari»; Luca Ronconi e il suo ricordo «con il dolore di una perdita per me incrollabile».
Nella chiesa degli Artisti, nel quale il ricordo dell’attrice è stato affidato a Emma Bonino, è stato sistemato anche il Gonfalone della città di Milano, il cui sindaco Giuliano Pisapia ha dichiarato:
Mariangela Melato aveva un profondo legame con la sua città, perché ci era nata e cresciuta, perché era figlia di un ghisa, perché da Milano aveva preso lati del suo carattere.
Via | Il Messaggero
Foto | Facebook
Foto | ANSA Centimetri