Yoko Ono oggi compie 80 anni e il Schirn Kunsthalle di Francoforte dà il via ai festeggiamenti inaugurando un’ampia retrospettiva sui lavori dal ’60 al ’72, quando Yoko Ono si avvicina al movimento artistico d’avanguardia Fluxus. Basta uno sguardo ai preparativi in cui il museo tedesco è impegnato per capire le aspettative sulla mostra Yoko Ono Half-A-Wind Show. A Retrospective, aperta fino al 15 Maggio 2013 (tra cui prevedere una convenzione con le ferrovie tedesche che hanno messo a disposizione pacchetti-viaggio molto convenienti).
Yoko Ono, delicata ma determinata “bambina dell’oceano” (traduzione del suo nome) nata e cresciuta in una ricca famiglia giapponese e convenzionale, segue uno stile di vita diverso da quello al quale era destinata: diventa musicista, poetessa e artista , frequenta ambienti bohemiène e anticonformisti. Conosciuta per aver sposato John Lennon, e per le campagne pacifiste, dimostra ancora oggi di non darsi per vinta: solo l’anno scorso ha ottenuto per la prima volta la mostra nell’istituzionale Serpentine Gallery di Londra, con l’installazione War is e continua a veicolare il suo concetto di arte Zen come nell’installazione Secret Garden, donata nel 2010 al Moma di New York .
Ma chi la ricorda agli inizi della sua carriera artistica non potrà dimenticare della performace Cut Piece in cui si fa ritagliare dagli spettatori i propri abiti, dei suoi film sperimentali anni ’70 e delle proteste con il marito John, come Bagism, ribelle contro le apparenze e Bed-in, contro la guerra. Per una personalità poliedrica come Yoko Ono poche righe non bastano a rendere l’idea del ruolo che ha rivestito quest’artista, la cui importanza va al di là delle critiche e dei gusti personali.
