
Aumentano i legami artistici intessuti tra il Belpaese e il Solevante, un fatto che trova conferma nella seconda edizione del Premio Shanghai, che è stato presentato al Palazzo Ducale di Venezia nella prestigiosa cornice delle manifestazioni di apertura della 55ma Biennale, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla presenza di tutte le istituzioni coinvolte: il suddetto Mibac – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee Servizio architettura e arte contemporanee; il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto Italiano di Cultura, Sezione di Shanghai e L’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV. Un occhio di riguardo per il contest che inaugura il calendario delle iniziative MiBAC alla Biennale e da la possibilità a giovani creativi emergenti di approfittare di un tessuto privilegiato per conoscere la realtà dell’altro paese coinvolto e promuovere gli scambi culturali.
Il Premio Shanghai è riservato proprio ad artisti emergenti italiani e cinesi, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, selezionati da un’apposita giuria italo-cinese, che possono usufruire di sei residenze artistiche di due mesi ciascuna, equamente divise tra una città italiana e Shanghai.
Presentazione in gran pompa per i vincitori della prima edizione del premio lanciato nel 2012, una bella parata di talenti, scelti fra circa 200 partecipanti, e formata da tre elementi per ogni nazione: i nostri connazionali Domenico Antonio Mancini, Susanna Pozzoli, Nadir Valente per l’Italia e Qian Ning, Qiu Jia e Zhou Yang per la Cina, che hanno avuto modo di illustrare i propri progetti esposti rispettivamente presso la Yibo Gallery di Shanghai, in una mostra dal titolo “Shanghai la città invisibile”; e per il secondo gruppo nell’ambito dell’esposizione “Atmosfere italiane”, ospitate negli spazi del Santa Giulia Art&Wine Residence di Torino.
Nell’immagine collage delle sei opere vincitrici del Premio Shanghai 2012.
Via | premioshanghai.webnode.it