
PERTH, AUSTRALIA - JANUARY 03: Chelsey Grbcic, girlfriend of Bernard Tomic of Australia takes takes an image on her phone in his singles match against Andreas Seppi of Italy during day six of the Hopman Cup at Perth Arena on January 3, 2013 in Perth, Australia. (Photo by Paul Kane/Getty Images)
Lulu è un’applicazione studiata per gli smartphone, che permette alle ragazze di dare un voto al proprio accompagnatore e poi condividerlo con il resto del mondo. È sicuramente un gesto poco elegante, che però – in qualche modo – mostra come stiano cambiando i tempi. Prima erano i ragazzi a dare i cosidetti voti alle ragazze. Le classifiche erano di diverso tipo: c’era quella sulle dote fisiche e quella sulla disponibilità.
Ora le donne mettono i maschietti alla mercé delle altre signore. Lulu, tra una polemica e l’altra, sta raccogliendo davvero tanti successi. Ci sono stati 75mila download in tutto il mondo e i giudicati non sono per nulla contenti: chiedono rispetto e privacy. Quali sono questi temuti voti? Ci sono diversi modi di esprimere il proprio parere, dalle doti fisiche a quelle caratteriali. Poi si possono segnalare le cose che più hanno colpito, dalla capacità di baciare al vizio del fumo. Non deve essere per forza un commento negativo.
Bisogna ammettere che qui uomini e donne non giocano ad armi pare: le signore restano anonime, mentre i signori hanno una pagina con tanto di fotografia e sincronizzata al diario di Facebook. Insomma, si ritrovano con una pagella bella e buona. L’aspetto più divertente? Molte donne stanno utilizzando Lulu per promuovere gli amici, i fratelli o i colleghi carini e ancora single. E poi ci si lamenta che il sesso debole non è solidale.
Via | Corriere