La primavera estate 2014 di Who*s Who racconta di paesi tropicali, di foreste vibranti, di oceani in movimento. Un viaggio ininterrotto alla scoperta di una femminilità poliedrica, che sfuma tra sogno e realtà. le immagini sono su Style & Fashion 2.0
Coralli, pesci colorati, avatar cibernetici da cui prendono corpo due linee che interpretano, sempre e comunque, una donna dalla femminilità complessa e al limite dello stupefacente.
La collezione White offre silhouette asciutte e sinuose, tipiche del brand, ispirandosi liberamente all’ergonomicità delle mute da sub e avvalendosi di color block inaspettati che enfatizzano una nuova fisicità, tanto atletica quanto dinamica.
La fitta vegetazione tropicale diviene un rifugio onirico in cui iridescenze sfuggenti di farfalle vengono incorniciate da un’esplosione di coloratissimi ibiscus, imprimendosi su impalpabili mussole e sete in quelli che sono gli abiti più fluidi. Le palme del sottobosco creano un gioco di ombre, traducendosi in geometrie che sfumano dai colori caldi dei tramonti tropicali ai toni maggiormente ovattati, al limite del misterioso, della notte.
Ed è proprio sul limitare di questa foresta, tra l’incanto e la magia, che si apre la cornice più suggestiva: l’oceano con la sua sconfinata maestosità. L’incalzante andirivieni delle onde che si infrangono sulla spiaggia dà vita a quadri impressionisti, concretizzandosi attraverso righe bianche e nere di una maglieria sofisticatissima.
L’orizzonte inarrivabile si estende all’infinito geometrizzandosi attraverso intarsi dai colori degradé che scivolano, letteralmente, dalle tonalità fredde dell’alba sino ai caldi rossi di acque accese dalle mille sfumature di un cielo rosso pronto ad immergersi, a fine giornata, nelle acquee più profonde.
E ancora i coralli delle barriere coralline creano preziosi ricami su maglie ed abiti, attraverso intarsi che preannunciano – metaforicamente – quei pesci paradiso che nuotano indisturbati su t-shirt e blues di leggerissimo jersey per stampe marine di una natura gioiosa e sempre in movimento.
Trame effetto rete si fondono alla classica riga marinara per piccoli pull o maxi-cardigan estremizzati, alle volte, da femminilissimi pizzi con motivo ibiscus. A prendere corpo sono trasparenze effetto a’jours sulle spalle e schiene scoperte per i capi più audaci. I colori parlano, ancora, di una natura rigogliosa: dal rosso corallo al viola iris, dalle pennellate gialle di un sole alto nel cielo che vengono stemperate da grigi pallidi. Ed ancora la sabbia ed il militare illuminati dall’azzurro acqua ed il tortora ravvivato da un verde palma.
Con la Black collection ritorna il paesaggio tropicale, riletto e reinterpretato in chiave cibernetica. Tecno tramonti e paesaggi vanno a fondersi ad elementi rubati agli atolli e a codici binari, in un avatar tra il suggestivo ed il surreale. L’orizzonte è ora delimitato da una muraglia di palme che anelano all’azzurro vibrante del cielo, lo sfiorano e ne traggono spunto per concretizzarsi attraverso stampe su mussole, sete e tessuti jaquard. Improbabili paesaggi diventano quadri riletti in chiave pop per animare kaftani, camicie e bluse dai volumi aerei e scivolati.
Memorie dalle sfumature 70’s si sovrappongono a micro print effetto rete creando una tridimensionalità cromatica decisamente inaspettata da cui prendono corpo macro labirinti grafici. Ad essere proposte sono mussole leggerissime e trasparenti a ribadire una caratteristica che corre lungo l’intera collezione Primavera Estate 2014: la leggerezza.
Le sete ondeggiano in un gioco di corolle che aprendosi svelano fantasie come graniti; le sete si caricano – virtualmente – di ossigeno rilasciando quell’aria purissima che si respira con l’infrangersi delle onde sulle scogliere più ruvide. Antiche ed affascinanti meduse appaiono dalla profondità degli abissi; ipnotici tentacoli sbocciano in una miriade di orchidee al limite del luminescente; spruzzi di paillette si sovrappongono a stampe creando un effetto stratificato e bidimensionale.
Il plissé cela, tra le sue pieghe, giochi di colori svelati dai movimenti anche impercettibili in quella che è una femminilità che non passa inosservata. L’accostamento di colori si spacca letteralmente in due blocchi, ad interpretare aspetti diversi di un’unica donna. Da un lato il verde in tutte le sue sfumature – acido, illuminato dal neon, soft oceano sino all’azzurro – dall’altro il bucolico bouganville che contamina di arancio i toni del corda e del beige.
Lo scorrere veloce ed eccitante di paesaggi lontani si imprime vorticosamente su t-shirt di lino leggerissimo, catturando la luce emanata dall’acqua nebulizzata di un oceano che incontra, e scontra, la costa in un gioco di cristalli. Il canto seducente ed ammaliante delle sirene si alterna al tuonare di modernissime motociclette che mordono con audace erotismo l’asfalto lasciando dietro di sé non semplici impronte di pneumatici, ma una scia di femminilità elegante mutevole.
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