
L’artrite è una malattia che colpisce le articolazioni del corpo, le quali in una prima fase si infiammano, diventando calde, arrossate e tumefatte, e provocando dolori e rigidità che rendono difficili i movimenti. In un secondo tempo, se la flogosi non viene bloccata, l’artrite degenera procurando deformità su cui non è più possibile intervenire.
Per questa ragione, dal momento che stiamo parlando di una patologia cronica e progressiva, la diagnosi precoce è cruciale per controllare i sintomi ed evitare conseguenze invalidanti. Di artriti, in realtà, ne esistono di vario tipo, le più comuni sono la reumatoide e la psoriasica, di natura autoimmune, che possono colpire anche persone giovani, in genere donne in una fascia di età tra i 40 e i 60 anni.
Come si cura l’artrite? Ci sono diverse opzioni. In genere si comincia con una terapia d’urto che ha lo scopo di bloccare l’infiammazione, a base di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e cortisonici. Successivamente si procede con la cura vera a propria che serve per contenere o spegnere la risposta immunitaria anomala che è la causa scatenante della malattia.
Farmaci di fondo DMARDs (soprattutto il metotrexate) o farmaci biologici sono i medicinali indicati, ma per contenere l’infiammazione è molto importante anche la dieta. Esistono cibi consigliati in caso di artrite perché sono per natura antinfiammatori. Ecco un piccolo elenco:
- Frutta e verdure fresca ad eccezione di melanzane, pomodori e peperoni
- Cereali integrali
- Soia e tofu
- Sardine
- Salmone e merluzzo
- Aglio e cipolla
- Spezie come curcuma, zenzero, origano e rosmarino
Da evitare, invece:
- Latte e derivati, soprattutto formaggi freschi e spalmabili o a pasta molle
- Cereali bianchi
- Carne rossa
- Caffè e tè nero
- Aceto
- Cioccolata (specialmente al latte)
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