La “colpa” di questi malesseri che anticipano di qualche giorno (fino ad una settimana), l’arrivo del flusso mestruale vero e proprio, è naturalmente lo sbalzo ormonale, che a sua volta si differenzia da donna a donna e soprattutto viene recepito dal corpo in modo diverso, molto soggettivo.
Tra i sintomi più comuni, che in genere si intensificano nei giorni e nelle ore che precedono la mestruazione, e che poi tendono a stemperarsi entro le prime 24 ore del flusso, sono i seguenti:
- Mal di testa (cefalea o emicrania), sovente associato a senso di nausea
- Crampi e fitte addominali
- Tensione al seno con aumento del volume e ipersensibilità
- Irritabilità, sbalzi d’umore, senso di malinconia senza motivo apparente, depressione
- Aumento dell’appetito, in alcuni casi vera e propria fame nervosa
- Disturbi del sonno
- Mal di schiena concentrata nella fascia lombare
- Ritenzione idrica, gonfiore (soprattutto di arti inferiori e caviglie)
- Disturbi intestinali, stitichezza o diarrea e dispepsia
Una sintomatologia siffatta, naturalmente, non si manifesta tutta insieme, ma ogni donna, come anticipato, sperimenta una sua propria “sindrome”. Per alleviare questi disturbi, che affliggono, in modo più o meno sfumato, la maggior parte delle donne in età fertile soprattutto nell’età compresa tra i 25-30 e i 40 anni, si può ricorrere anche ai rimedi naturali. Ad esempio, le cure omeopatiche sono prive di effetti collaterali e molto efficaci, ecco i rimedi consigliati:
- Natrum muriaticum alla 5-9 CH(contro la cefalea premestruale)
- Nux vomica alla 7-9 CH (contro la nausea)
- Sepia alla 9 CH (contro sbalzi d’umore, crampi e gonfiore addominale)
- Pulsatilla alla 9 CH (contro fame nervosa, ritenzione idrica e irritabilità)
I rimedi omeopatici si assumono almeno 10 giorni, una settimana prima dell’arrivo delle mestruazioni, nella dose giornaliera di 5 granuli, ma quando si manifestano i sintomi anche più spesso (all’occorrenza), lontano dai pasti. Tra le cure naturali ci sono anche quelle fitoterapiche, tra cui le gocce di Calendula officinalis, il Rubus Idaeus e l’Agnocasto (attenzione a non esagerare con le dosi).
Altri metodi naturali per cercare di ridurre gli effetti degli ormoni sul corpo e sulla psiche è “lavorare” sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita. Il fumo, ad esempio, è deleterio e andrebbe limitato (ma smettere del tutto di fumare sarebbe la soluzione ottimale), mentre l’inattività e il sovrappeso accentuano il problema.
Praticare costante attività fisica durante tutto il mese aiuta moltissimo e ridurre gli effetti della sindrome premestruale, e anche la dieta incide non poco. A partire da metà del ciclo, quindi, cercate gradualmente di ridurre il cibo spazzatura, i dolci raffinati, il pane, la pasta e le pizza “bianche”, e aumentate l’introito di pesce ricco di omega 3, frutta e verdura, legumi (tra cui la soia), i cereali integrali. Infine, integratori di zinco e vitamine del gruppo B possono dare una mano a stare meglio, informatevi con il vostro ginecologo.
Foto| via Pinterest















