
Una Ferrari LaFerrari impreziosisce il garage di Cornelia Hagmann, pittrice e scultrice di origine austriaca che da molti anni vive in Svizzera. Di lei si occupa la rivista “The Ferrari Official Magazine“, che ne traccia un efficace profilo.
La splendida signora ha una grande passione per le auto sportive, che le è stata trasmessa dal marito Walter Hagmann, uomo d’affari svizzero e grande collezionista Ferrari, morto poco più di un anno fa senza riuscire purtroppo a vedere il regalo che aveva scelto per la moglie: la “rossa” di cui ci stiamo occupando. Ecco come Lady Cornelia la definisce:
Una vera opera d’arte: potrei passare ore a guardarla.
Ferrari LaFerrari
LaFerrari appartiene alla stirpe delle “rosse” più affascinanti di tutti i tempi, ma si orienta al futuro più di ogni altra. Il design della carrozzeria sposta in avanti le lancette del tempo, esplorando un mondo sconosciuto, fatto di futurismo ed efficienza. Sembra un’astronave, ma si connette in modo brillante alla tradizione del mito.
Massima sintesi del know-how acquisito nel mondo dei Gran Premi, questa inimitabile perla offre prestazioni estreme, mai raggiunte prima nella storia del marchio, grazie alle soluzioni tecniche più avanzate che, in futuro, potranno trovare applicazione su tutta la gamma. E’ la prima opera di Maranello ad adottare la tecnologia ibrida, con motore termico V12 da 800 CV e motore elettrico da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di oltre 960 CV.
Grazie all’HY-KERS, derivato dall’esperienza in Formula 1, è la Ferrari più prestazionale e efficiente di sempre. L’applicazione del sistema, sperimentato sui campi di gara ed evoluto specificamente per l’utilizzo stradale, garantisce la perfetta integrazione tra il V12 e il motore elettrico, coniugando senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni, senza incidere in alcun modo sulle dimensioni della vettura, né sul passo, contribuendo anzi ad abbassarne il baricentro.
Il motore elettrico principale è accoppiato in coda al cambio a doppia frizione. E’ inoltre presente un motore elettrico ausiliario che sostituisce l’alternatore tradizionale, risparmiando in questo modo peso e contenendo i volumi. Le batterie vengono ricaricate in diversi modi: durante le frenate, perfino in quelle particolarmente intense dove interviene l’ABS, condizione tipica della pista, e ogni volta che il motore termico produce coppia in eccesso, come ad esempio durante la percorrenza di una curva, che invece di disperdersi viene recuperata.
In tema di transfer tecnologico dal Circus, un’area di collaborazione strettissima, quasi simbiotica, è stata quella della progettazione e realizzazione del telaio. Un team composto da ingegneri e tecnici della Scuderia e della Direzione tecnica GT ha lavorato sin dalla prima fasi avvalendosi del contributo di Rory Bryne, progettista di monoposto vincenti del “cavallino rampante” a cavallo tra gli anni ’90 e 2000.
L’impiego dei materiali compositi è stato gestito in modo oculato, usando le combinazioni più raffinate, per garantire la massima leggerezza insieme alla più grande robustezza. Straordinaria l’efficienza dinamica, anche grazie all’aerodinamica attiva. La complessa elettronica, che sovrintende tutti i sistemi, fa il resto. Tutte queste meraviglie si traducono in un ritmo operativo di riferimento, che non ha eguali.