
WAKAYAMA, JAPAN: More than 20,000 "hina" dolls used in the annual Girl's Festival are piled up at the main building at Awashima Shrine in Wakayama, 17 February 2005. Some 1,500 of the dolls, which were donated to the shrine from people nationwide, will be placed on small wooden boats and sent to the sea in a traditional rite to pray for the good health of their former owners. AFP PHOTO/Kazuhiro NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)
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La notizia non piace ai giapponesi. Le bambole votive di Awashim Shrine, tempio shintoista a Wakayama, nella prefettura di Osaka, saranno utilizzate come attrazione per Halloween in un Luna Park.
I più arrabbiati sono i produttori di queste bambole, la cui associazione ha addirittura scritto agli Universal Studios Japan dicendo che la loro idea potrebbe danneggiare la loro attività, rendendo le bambole “cattive e paurose”, quando sono invece eccellenti opere d’arte. L’attrazione spettrale organizzata per Halloween, scrivono, darà un’impressione negativa al grande pubblico, e distrugge anche la cultura tradizionale.
L’attrazione si chiama “Tatari: la maledizione delle bambole viventi” e si trova nel Parco tematico di Osaka, un’attrazione talmente spettrale da essere adatta solo a ragazzi maggiori di 12 anni. All’interno del percorso, i visitatori troveranno un santuario in rovina in cui vivono queste bambole cattive, (il poster promozionale le ritrae con il sangue agli occhi).
Il sangue agli occhi, ma per la rabbia, ce l’hanno i produttori delle bambole, prese in prestito dal santuario Awashima Shrine che ha una collezione enorme donata da persone di tutto il Giappone. Al momento dal parco giochi non è arrivata nessuna lettera di ritiro delle bambole dall’attrazione, anzi hanno confermato che sarà visitabile fino al 6 novembre.