
This picture taken on April 17, 2013 shows a spectator looking at art creations by US artist Keith Haring at the Musee d'Art Moderne (Modern Art Museum), in Paris, two days before the opening of an exhibition dedicated to Haring's work, 23 years after his death. The exhibition will last from April 19 to August 18. AFP PHOTO / FRANCOIS GUILLOTRESTRICTED TO EDITORIAL USE, MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION, TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo credit should read FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images)
[blogo-gallery id=”140784″ layout=”photostory”]
Finalmente arriva anche in Italia, precisamente a Milano, una retrospettiva completa su Keith Haring, uno dei massimi artisti della street art statunitense.
La mostra sarà allestita A Palazzo Reale dal 21 febbraio al 18 giugno 2017 e sarà composta da 110 opere del geniale artista americano, molte di grandi dimensioni, alcune inedite o mai esposte in Italia, provenienti da collezioni pubbliche e private americane,europee,asiatiche.
All’interno del percorso espositivo, i lavori di Haring vengono posti in dialogo con le sue fonti di ispirazione, dall’archeologia classica, alle arti precolombiane, alle figure archetipe delle religioni,alle maschere del Pacifico e alle creazioni dei nativi americani, fino a arrivare ai maestri del Novecento, quali Pollock, Dubuffet, Klee, ma anche i calchi della Colonna Traiana, le maschere delle culture del Pacifico, i dipinti del Rinascimento italiano e altre.
Keith Haring è stato uno dei più importanti autori della seconda metà del Novecento; la sua arte è percepita come espressione di una controcultura socialmente e politicamente impegnata su temi propri del suo e del nostro tempo: droga, razzismo, Aids, minaccia nucleare, alienazione giovanile, discriminazione delle minoranze, arroganza del potere.