
A recently painted mural by British graffiti artist Banksy, depicting a workman chipping away at one of the stars on a European Union (EU) themed flag, is pictured in Dover, south east England on May 8, 2017. / AFP PHOTO / Daniel LEAL-OLIVAS / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY MENTION OF THE ARTIST UPON PUBLICATION - TO ILLUSTRATE THE EVENT AS SPECIFIED IN THE CAPTION (Photo credit should read DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)
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Un operaio con martello e scalpello, in bilico su una lunga scala, intento a cancellare una delle stelle dalla bandiera d’Europa. Non poteva essere più chiaro ed efficace il messaggio che Banksy, popolarissimo street writer, ha trasmesso con il suo nuovo murale dedicato a Brexit.
Il murale, realizzato un paio di settimane fa – durante i giorni delle elezioni in Francia – si trova su un muro di Dover, importante cittadina del Regno Unito, nella zona portuale in cui ogni giorno partono traghetti che collegano l’isola con il resto del Continente. L’autenticità dell’opera è stata confermata all’agenzia britannica Pa da una fonte vicina al misterioso writer, famoso per i suoi murale di elevata denuncia politica e sociale.
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Dall’altro lato del canale, a Calais, lo stesso Banksy aveva inviato qualche tempo fa diversi suoi lavori da usare come scudi per i migranti accampati in quella sorta di terra di nessuno ai margini della città portuale francese.
Non solo murales: tra le opere dell’artista ci sono anche giocattoli e installazioni bizzarre, come Dismaland, il parco giochi dell’orrore che lo street writer realizzò nel 2015 a Weston-super-Mare, nell’Inghilterra occidentale, oppure il Walled Off Hotel, l’albergo con vista sul Muro che sorge a Betlemme, i cui interni sono stati curati da lui personalmente.