
I segni zodiacali come non li hai mai visti - pinkblog.it
Perché i segni zodiacali sono 12 e non 13? Cosa li distingue dall’oroscopo? E che ruolo ha l’Ofiuco? Scopri origini, simboli e caratteristiche celate dietro lo zodiaco.
I segni zodiacali non sono una moda recente né un’invenzione moderna. La loro origine risale alla Babilonia, dove gli studiosi del cielo divisero la fascia visibile attorno all’osservatore in dodici settori, ciascuno occupato da una costellazione visibile durante un particolare periodo dell’anno. Questa suddivisione, legata al moto apparente del Sole lungo l’eclittica, assegnava a ogni mese una figura celeste che, con il tempo, divenne il simbolo di un segno astrologico.
Nel tempo, la tradizione ha mantenuto questi dodici segni anche se, dal punto di vista astronomico, le costellazioni attraversate dal Sole sono tredici. La tredicesima è l’Ofiuco, figura conosciuta anche dagli stessi babilonesi ma esclusa volutamente dalla struttura zodiacale, probabilmente per semplificare calcoli e interpretazioni. La presenza dell’Ofiuco rende il sistema astrologico ufficiale incompleto ma stabile da millenni. Ancora oggi, l’idea di “nascere sotto un segno” continua a incuriosire e dividere. C’è chi lo considera un gioco senza basi, chi invece vi legge tratti di personalità e destini nascosti. E proprio da queste interpretazioni nasce la differenza tra zodiaco e oroscopo.
Tra cielo, simboli e pianeti: come nasce davvero lo zodiaco
Il termine zodiaco deriva dal latino zodiacus, a sua volta proveniente dal greco antico zōidiakos kyklos, letteralmente “cerchio degli esseri viventi”. Si tratta di una fascia immaginaria che si estende per circa otto gradi sopra e sotto l’eclittica, la traiettoria del Sole lungo l’anno. Questa zona celeste include le dodici costellazioni principali: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci. In origine, queste figure vennero associate ad animali o personaggi mitologici e ciascuna divenne il simbolo di un periodo annuale.

Nel sistema attuale si distinguono due zodiaci: Lo zodiaco dei segni, che divide l’eclittica in 12 segmenti regolari di 30 gradi ciascuno, lo zodiaco delle costellazioni, che segue le reali posizioni stellari, oggi sfasate rispetto alla divisione classica a causa della precessione degli equinozi. Le radici dell’astrologia si trovano già nel XVII secolo a.C., in documenti mesopotamici come I giorni di Anu ed Enlil, dove si ipotizzano collegamenti tra eventi celesti e fenomeni terrestri. In Grecia e a Roma l’astrologia si diffonde ulteriormente, dando forma a ciò che oggi conosciamo come oroscopo. L’oroscopo, infatti, non è altro che la rappresentazione simbolica del cielo in un dato momento, di solito alla nascita di una persona. Da lì, tramite la posizione di pianeti e segni, si deducono presunte caratteristiche psicologiche, tendenze comportamentali e persino indicazioni sul futuro. Anche la parola lo dice: horoskopos, in greco, significa “osservatore dell’ora”.
Caratteri, elementi e stranezze: cosa rivelano davvero i segni
Oggi i segni zodiacali sono diventati etichette simboliche che evocano, per ciascuno, uno stile caratteriale preciso. Ariete, ad esempio, è legato a Marte e per tradizione viene visto come impulsivo, diretto, fisico. Il Toro, influenzato da Venere, è considerato testardo ma sensuale, legato ai piaceri concreti come il cibo o i profumi. I Gemelli, associati a Mercurio, sono descritti come curiosi, rapidi, ma spesso nervosi, con una predilezione per il Giappone e per la velocità mentale. Il Cancro è governato dalla Luna: tende a essere emotivo, nostalgico, ha bisogno di tempo per ricaricarsi. Il Leone, invece, ruota attorno al Sole, e si comporta spesso da protagonista, con atteggiamenti teatrali. La Vergine, legata a Mercurio, appare analitica, critica, amante dell’ordine e dei dettagli, e spesso più strategica di quanto non sembri. Per la Bilancia, dominata da Venere, è centrale il senso dell’equilibrio, sia estetico sia emotivo. Questo segno ama l’arte e le relazioni. Lo Scorpione, associato a Plutone e Marte, è intuitivo e profondo, ma anche diffidente. Con lui mentire è quasi impossibile.
Il Sagittario è il nomade dello zodiaco, guidato da Giove. Ha un grande senso dell’amicizia ma tende a isolarsi nei momenti difficili. Il Capricorno, collegato a Saturno, vive di progetti e concretezza, pensa al domani, non ama la nostalgia. L’Acquario è indipendente, spesso solitario e irrequieto, imprevedibile nei gesti. E i Pesci? Governati da Nettuno, sono i sognatori: si perdono nei loro pensieri, odiano la realtà troppo dura e dormono tanto. A questi dodici segni si affianca un’antica classificazione: Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario), Terra (Toro, Vergine, Capricorno), Aria (Gemelli, Bilancia, Acquario), Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci). Ogni elemento suggerisce tratti psicologici, attitudini, modalità di relazione con il mondo.
Infine, restano le curiosità che ruotano attorno ai segni. Il più raro? Acquario, a causa del mese corto. Il più calmo? Toro, ma solo fino a quando non si arrabbia. Il più dormiglione? Pesci, senza rivali. Il più permaloso? Cancro. Il più impulsivo? Acquario, che può fare le valigie in una notte. Il più bello? Leone, almeno secondo molti astrologi. Il più forte? Pare sia il Capricorno. Il più vendicativo? Scorpione, naturalmente. E il più fedele? Non il Gemelli, né il Sagittario. Tra aneddoti, etimologie e legami celesti, l’astrologia continua a esercitare un certo fascino. Che ci si creda o meno, lo zodiaco resta un sistema simbolico che accompagna l’uomo da millenni, sospeso tra scienza, cultura e narrazione.