
Automobilisti a rischio multa - (pinkblog.it)
Non è più solo una questione di educazione civica, ma anche di responsabilità legale: chi non rispetta la legge rischia multe salate
Questo provvedimento introduce una novità significativa: la possibilità di sanzionare i trasgressori non solo se colti in flagrante, ma anche grazie a registrazioni di telecamere di sorveglianza, pubbliche o private.
Oltre alle multe e alle pene detentive, il decreto prevede misure accessorie particolarmente severe. Nei casi di reati penali, la sospensione della patente può arrivare fino a sei mesi. Se l’infrazione avviene con un veicolo aziendale, è prevista la possibilità di confisca del mezzo, salvo che questo non appartenga a un soggetto estraneo al reato. Per le imprese, la responsabilità è estesa anche per la gestione dei rifiuti pericolosi, con pene che vanno da uno a cinque anni, fino a sei anni con aggravanti.
Multe pesanti per gli automobilisti indisciplinati
Dal 9 agosto 2025, è entrato in vigore il decreto-legge n. 116 che inasprisce le pene per gli automobilisti che abbandonano rifiuti dai veicoli, sia che si trovino in movimento che parcheggiati. L’obiettivo è combattere l’inciviltà e ridurre l’inquinamento causato da comportamenti irresponsabili sulle strade.

Con la nuova normativa, non è più necessario che le forze dell’ordine sorprendano l’automobilista mentre getta un rifiuto dalla finestra. È infatti sufficiente una registrazione video proveniente da qualsiasi sistema di videosorveglianza, sia pubblico che privato, per poter procedere con la sanzione. Le immagini, che possono essere acquisite in qualsiasi area, urbana o extraurbana, saranno utilizzate per risalire alla targa del veicolo. Una volta identificato il proprietario tramite la banca dati della Motorizzazione, la multa verrà inviata direttamente al suo domicilio.
Il decreto distingue tra rifiuti pericolosi e non pericolosi e stabilisce multe severe, che possono variare in base alla tipologia di rifiuto abbandonato e alla zona in cui avviene l’infrazione. Mozziconi di sigaretta o fazzoletti: la multa per questi rifiuti, considerati non pericolosi, può arrivare fino a 1.188 euro, senza coinvolgere procedimenti penali. Oggetti come lattine, bottiglie o sacchetti di immondizia: la sanzione varia da 1.500 a 18.000 euro. Inoltre, in casi più gravi, il trasgressore può essere segnalato alla Procura e rischiare l’arresto. Rifiuti in aree sensibili: se l’abbandono avviene in luoghi particolarmente vulnerabili, come parchi naturali, corsi d’acqua o riserve naturali, le pene si inaspriscono. Le multe vanno da 1.500 a 18.000 euro, ma in caso di pericolo concreto per persone o ambiente, l’arresto è possibile, con pene da sei mesi a cinque anni e mezzo. Nei casi più gravi, la pena può arrivare fino a sette anni. Rifiuti pericolosi: l’abbandono di rifiuti pericolosi comporta pene detentive da 1 a 5 anni, che possono arrivare fino a 6 anni in caso di aggravanti. Se l’infrazione viene commessa con un veicolo aziendale, il titolare dell’impresa può essere ritenuto responsabile per omessa vigilanza.