
Mai andare su queste spiagge: sono le più inquinate d'Italia, rischi grosso - pinkblog.it
Mari e laghi più inquinati d’Italia, non andare in queste spiagge perché rischi grosso per la tua salute.
Il monitoraggio condotto nel corso del 2025 conferma che alcune aree marine italiane continuano a presentare livelli preoccupanti di inquinanti, tra cui microplastiche, sostanze chimiche e scarichi fognari non adeguatamente trattati. In particolare, il Mar Adriatico rimane uno dei bacini più critici. Le coste tra le regioni Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo sono interessate da un accumulo di rifiuti plastici e nutrienti in eccesso, che causano fenomeni di eutrofizzazione e la comparsa di zone con ossigeno ridotto, dannose per la fauna marina.
Anche il Mar Tirreno, specialmente lungo le coste della Campania e della Calabria, registra concentrazioni elevate di metalli pesanti e composti organici persistenti. Questi inquinanti derivano principalmente da attività industriali e portuali, oltre che da scarichi urbani non sempre controllati. Le spiagge di Napoli e Reggio Calabria sono state oggetto di campagne di bonifica, ma le criticità permangono, con conseguenze dirette sulla balneazione e sulla pesca locale.
Il Mar Ionio, in particolare lungo le coste pugliesi, presenta una situazione di inquinamento meno grave ma comunque sotto osservazione per la presenza di microplastiche e sostanze chimiche legate all’agricoltura intensiva. Recenti studi hanno evidenziato come l’uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti abbia un impatto diretto sulla qualità delle acque costiere, con ripercussioni sulla biodiversità marina.
I mari e laghi italiani, le spiagge con maggiori problemi di inquinamento
Non solo i mari, ma anche i laghi italiani mostrano segnali di stress ambientale. Il Lago di Garda, il più grande d’Italia, soffre da anni per la presenza di alghe tossiche causate dall’eccesso di nutrienti, in particolare fosforo e azoto, provenienti dagli scarichi agricoli e urbani. La crisi climatica amplifica il fenomeno, con temperature dell’acqua sempre più elevate che favoriscono la proliferazione di queste microalghe, pericolose per la fauna acquatica e per la salute umana.

Il Lago di Como presenta invece problemi legati alla contaminazione da metalli pesanti e sostanze inquinanti derivate dalle attività industriali lungo le sue sponde. Recenti campagne di monitoraggio hanno rilevato la necessità di interventi urgenti per ridurre l’impatto delle fonti inquinanti e tutelare l’ecosistema lacustre.
Il Lago Trasimeno, in Umbria, affronta invece la sfida della riduzione dei livelli d’acqua, che concentra maggiormente gli inquinanti e altera l’equilibrio ecologico. Le attività agricole nelle aree circostanti contribuiscono all’immissione di nutrienti e pesticidi, aggravando la situazione.