
100.000 euro subito se ti trasferisci qui! - pinkblog.it
Alla domanda devono essere allegati documenti tecnici firmati digitalmente, computi metrici estimativi, fotografie degli immobili e autorizzazioni necessarie.
Il Trentino rilancia la sua sfida contro lo spopolamento dei piccoli borghi con un incentivo economico fino a 100.000 euro per chi decide di trasferirsi stabilmente e investire nel recupero di un immobile nelle zone montane a rischio abbandono.
L’ente provinciale ha confermato l’apertura di una nuova finestra temporale per presentare le domande, che si svolgerà dall’8 settembre al 23 ottobre 2025. Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio di rivitalizzazione territoriale e attrazione di nuove residenze in un contesto paesaggistico unico e sostenibile.
Incentivo fino a 100.000 euro per il recupero e la riqualificazione immobiliare
Il bonus offerto dalla Provincia autonoma di Trento non è un contributo in denaro da percepire direttamente, ma un sostegno a fondo perduto destinato a coprire parte delle spese di acquisto e ristrutturazione di immobili da destinare a residenza principale o a locazione a canone moderato per almeno dieci anni. L’obiettivo è duplice: contrastare la fuga dalle aree rurali e favorire investimenti immobiliari che valorizzino il patrimonio abitativo locale.
Il contributo copre fino al 40% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 80.000 euro per unità abitativa. A questa somma si può aggiungere un ulteriore incentivo fino a 20.000 euro, pari al 20% del prezzo d’acquisto dell’immobile, portando così il sostegno complessivo fino a 100.000 euro.
Le spese ammissibili riguardano interventi sia interni (come murature, impianti termici e idraulici, serramenti) sia esterni (tetto, facciate, balconi, recinzioni), purché documentate da fatture emesse successivamente all’approvazione del bando.
Requisiti e comuni coinvolti: un’opportunità per i giovani e le famiglie
Possono richiedere il bonus le persone fisiche che intendono acquistare o ristrutturare un immobile ubicato in uno dei numerosi comuni trentini a rischio spopolamento, tra cui Altavalle, Borgo Chiese, Canal San Bovo, Luserna, Mezzano, Peio, Rabbi, Valfloriana e molti altri. È indispensabile trasferire la residenza entro un anno dalla conclusione dei lavori oppure stipulare un contratto di locazione calmierato entro lo stesso termine.

Sono esclusi dal contributo gli immobili di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9), le abitazioni in condominio e gli acquisti da parenti stretti o società a loro collegate. Inoltre, non è possibile cumulare questo incentivo con altre agevolazioni pubbliche per lo stesso intervento.
Il bando privilegia i richiedenti under 45 anni, gli immobili situati in insediamenti storici e le abitazioni destinate a prima casa, incentivando così il ritorno o il nuovo insediamento di giovani e nuclei familiari in territori marginali ma strategici per la conservazione ambientale e culturale.
Modalità di presentazione delle domande
Le domande devono essere inviate esclusivamente online tramite la piattaforma digitale “Stanza del Cittadino”, utilizzando un’identità digitale riconosciuta (SPID, CIE o CNS). Ogni richiedente può presentare una domanda per unità immobiliare; in caso di più immobili, occorre compilare moduli distinti. È possibile anche la presentazione tramite delega.
Per l’anno 2025 sono previste due finestre di presentazione: la prima si è chiusa il 30 giugno, mentre la seconda sarà attiva dall’8 settembre al 23 ottobre. Le domande verranno valutate in ordine cronologico, con priorità per i criteri sopra indicati.
Questa iniziativa rappresenta una concreta opportunità per chi desidera coniugare qualità della vita, investimento immobiliare e il desiderio di vivere in un territorio ricco di natura e tradizioni, contribuendo al rilancio di una delle regioni più suggestive d’Italia.