
La piscina naturale di Vila Franca: un capolavoro vulcanico-www.pinkblog.it
Nel cuore dell’Oceano Atlantico, a pochi chilometri dell’arcipelago delle Azzorre, si trova un vero gioiello della natura.
Questo piccolo lembo di terra, parte di una riserva naturale protetta, custodisce una delle piscine naturali più spettacolari al mondo, un fenomeno geologico e paesaggistico che attira appassionati di nuoto, immersioni e amanti del mare da ogni parte del globo.
L’isolotto di Vila Franca do Campo, con una superficie di circa 5 ettari, è disabitato dall’uomo e costituisce una riserva naturale importante dal punto di vista ecologico. La sua attrazione principale è una piscina naturale di forma quasi perfettamente circolare, situata all’interno del cratere di un antico cono vulcanico. Questo cratere, con un diametro di circa 150 metri, si è riempito d’acqua creando una laguna di straordinaria bellezza e di profondità che raggiunge i 20 metri.
La piscina naturale è conosciuta localmente come Boquete ed è circondata da una roccia vulcanica che si estende anche sotto il livello del mare, dando origine a suggestive grotte sottomarine. Questo ambiente protetto dalle onde del vicino oceano offre una baia tranquilla, ideale per la balneazione e per le immersioni in acque cristalline. All’interno della laguna si è formato un sottile braccio di sabbia che crea un’insenatura naturale, un vero paradiso per chi ama la natura incontaminata.
Oltre alla spettacolarità geologica, l’isolotto è un habitat fondamentale per molte specie di uccelli marini, protetti da organizzazioni internazionali come BirdLife International, che ha riconosciuto l’area come prioritaria per la conservazione della fauna aviaria. Il mare circostante ospita una ricca biodiversità ittica, tra cui ricciole, murene, pesci pappagallo e razze. La flora autoctona comprende specie come la canna da zucchero, il tamerice e il mirto. Anche se l’isolotto è stato abbandonato dall’uomo, si possono ancora osservare alcune viti residue degli antichi vigneti.
Un’isola ricca di storia e natura
Le Azzorre furono scoperte ufficialmente dagli europei nel XV secolo, con la colonizzazione portoghese che seguì di pochi decenni. L’isolotto di Vila Franca do Campo fu occupato successivamente dagli stessi colonizzatori, che vi stabilirono un forte militare, un porto, vigneti e una postazione per la caccia ai delfini, tanto da attribuire a una sua parte il soprannome di Baixa da Cozinha, che significa “scogliera della cucina”.
Nel corso dei secoli, l’isolotto divenne proprietà privata di una famiglia portoghese che lo utilizzò fino al 1982 per la coltivazione delle vigne e per le vacanze estive. Oggi, grazie al suo status di riserva naturale, è una meta turistica protetta e regolamentata, che conserva intatto il suo fascino selvaggio e la sua importanza ecologica.

L’accesso all’isolotto di Vila Franca do Campo è consentito solo durante il giorno e esclusivamente nella stagione estiva, da giugno a ottobre. Da São Miguel partono regolarmente diversi traghetti, con un limite massimo di 400 visitatori giornalieri per preservare l’equilibrio ambientale del sito. La piscina naturale è quindi un paradiso molto ambito, non solo per la sua bellezza ma anche per la qualità dei fondali marini.
La zona è inoltre famosa a livello internazionale per le immersioni subacquee, grazie alla varietà e ricchezza della fauna marina. Il sito è anche una delle tappe del prestigioso Red Bull Cliff Diving World Series, un campionato mondiale di tuffi da altezze che variano tra i 26 e i 28 metri, che attira un pubblico globale e contribuisce a valorizzare la straordinaria conformazione naturale dell’isolotto.
Corvo: l’altra meraviglia naturale delle Azzorre
Un’altra perla dell’arcipelago è l’isola di Corvo, la più piccola delle Azzorre, con dimensioni di appena 6 km per 4 km. Nonostante la sua modesta superficie, Corvo ospita un piccolo villaggio di circa 500 abitanti, un porto e un aeroporto e si distingue per la presenza del cratere vulcanico Caldeirão.
Questo cratere ha una circonferenza di 2,4 km e una profondità di circa 300 metri, con una laguna formatasi 1,5 milioni di anni fa. A causa della sua straordinaria biodiversità, quest’area è protetta e non consente la balneazione, ma rappresenta una meta imperdibile per escursionisti e appassionati di natura che desiderano scoprire un ambiente unico e ancora poco conosciuto.