Scopri come le casalinghe possono andare in pensione a 57 anni: requisiti, novità e modalità per ottenerla.
Nel 2025, la normativa italiana continua a riconoscere l’importanza del lavoro svolto dalle casalinghe nell’ambito familiare e sociale. La pensione per casalinghe è stata introdotta come misura previdenziale che consente di maturare una forma di tutela economica anche senza un’attività lavorativa retribuita, grazie a contributi versati volontariamente o attraverso specifici programmi di sostegno.
La soglia dei 57 anni per la pensione anticipata rappresenta un punto di riferimento per molte donne che hanno dedicato gran parte della loro vita al lavoro domestico e alla cura della famiglia. Tuttavia, per poter accedere a questa forma di pensione, è necessario rispettare determinati requisiti, tra cui il versamento di un minimo contributivo e il rispetto delle condizioni anagrafiche.
La pensione per le casalinghe: come funziona oggi
Per ottenere la pensione anticipata riservata alle casalinghe, è fondamentale presentare domanda all’INPS e dimostrare di avere maturato almeno 5 anni di contributi volontari. Anche grazie a specifici versamenti effettuati negli anni precedenti. Questa misura è stata pensata per riconoscere il valore economico e sociale di un’attività spesso invisibile ma indispensabile.
Nel dettaglio, i requisiti principali aggiornati nel 2025 includono:
- Età minima di 57 anni al momento della richiesta;
- Versamento di almeno 5 anni di contributi volontari come casalinga o in alternativa altre forme di contribuzione riconosciute;
- Mancanza di redditi da lavoro dipendente o autonomo superiori a una certa soglia, al fine di escludere incompatibilità con la pensione dedicata al lavoro domestico.
In aggiunta, è possibile integrare i periodi di contribuzione con versamenti volontari successivi per aumentare l’importo della pensione, rendendo questa opportunità più vantaggiosa rispetto al passato.

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Negli ultimi anni, le istituzioni italiane hanno mostrato un crescente interesse nel tutelare le casalinghe attraverso strumenti previdenziali più flessibili e inclusivi. Il 2025 ha visto inoltre l’introduzione di incentivi per favorire il versamento volontario dei contributi. Con l’obiettivo di ampliare la platea di beneficiarie e migliorare le condizioni economiche di chi ha dedicato la vita alla famiglia.
Tra le novità più rilevanti vi è la semplificazione delle procedure di accesso alla pensione per casalinghe. Con l’implementazione di piattaforme digitali dedicate che permettono di monitorare la propria posizione contributiva e presentare la domanda in modo più rapido e trasparente.
Inoltre, si sta valutando la possibilità di estendere ulteriormente i benefici anche a categorie di donne che svolgono attività di cura informale, non ancora riconosciute ufficialmente come lavoro domestico. In modo da garantire una maggiore equità sociale.

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