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Pensioni: a dicembre cambia tutto, controlla le novità o rischi di rimanere a bocca asciutta

Sebbene la maggior parte dei beneficiari riceva questa somma aggiuntiva a luglio, per molti il pagamento viene posticipato a dicembre, in concomitanzaQuattordicesima mensilità (www.pinkblog.it)

Tra le novità previdenziali più attese per la fine dell’anno, spicca il ritorno della quattordicesima mensilità.

Sebbene la maggior parte dei beneficiari riceva questa somma aggiuntiva a luglio, per molti il pagamento viene posticipato a dicembre, in concomitanza con la tredicesima e un importante bonus extra di circa 154,94 euro. L’Inps ha infatti completato le procedure per l’erogazione automatica di questi importi, a favore di oltre 400.000 pensionati che soddisfano i requisiti previsti dalla legge.

Chi la riceve a dicembre e come funziona

La quattordicesima mensilità è stata introdotta dalla legge 3 agosto 2007, n. 127 e successivamente modificata dall’articolo 1, comma 187, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, ampliando la platea dei beneficiari e ridefinendo gli importi spettanti. Per averne diritto il pensionato deve:

  • essere titolare di una pensione (sono escluse le prestazioni assistenziali ma incluse le pensioni indirette di reversibilità);
  • aver compiuto 64 anni;
  • avere un reddito annuo complessivo non superiore a due volte il trattamento minimo INPS.

Generalmente la quattordicesima viene corrisposta a luglio, ma solo se i requisiti sono stati soddisfatti entro il 31 luglio per le pensioni dei sistemi integrati, o entro il 30 giugno per quelle della gestione pubblica. Per chi perfeziona i requisiti dopo tali date, ma comunque entro il 31 dicembre, il pagamento è previsto a dicembre.

Per esempio, rientrano in questa categoria i pensionati che compiono 64 anni a partire dal 1° agosto 2025, oppure coloro che acquisiscono il diritto alla pensione nel secondo semestre dell’anno. Anche per chi non aveva dichiarato un reddito idoneo entro la scadenza estiva, ma che ora rientra nei limiti reddituali, è prevista l’erogazione della quattordicesima a dicembre.

Sebbene la maggior parte dei beneficiari riceva questa somma aggiuntiva a luglio, per molti il pagamento viene posticipato a dicembre, in concomitanza

Importi e calcolo della quattordicesima a dicembre – pinkblog.it

L’ammontare della quattordicesima varia in base a tre fattori principali: la gestione previdenziale di appartenenza (lavoratori dipendenti o autonomi), gli anni di contributi versati e il reddito annuo del pensionato. Per il 2025, gli importi massimi sono i seguenti:

| Reddito annuo | Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Importo massimo quattordicesima |
|—|—|—|—|
| Fino a 1,5 volte il trattamento minimo (11.766,30 €) | Fino a 15 anni | Fino a 18 anni | 437 € |
| | Tra 15 e 25 anni | Tra 18 e 28 anni | 546 € |
| | Oltre 25 anni | Oltre 28 anni | 655 € |
| Tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo (15.688,40 €) | Fino a 15 anni | Fino a 18 anni | 336 € |
| | Tra 15 e 25 anni | Tra 18 e 28 anni | 420 € |
| | Oltre 25 anni | Oltre 28 anni | 504 € |

Nel caso di maturazione del requisito anagrafico o pensionistico in corso d’anno, la somma aggiuntiva viene proporzionata ai mesi effettivi di possesso del diritto. La formula utilizzata è:

(Importo quattordicesima/12) × numero di mesi in cui si soddisfano i requisiti nel corso dell’anno di riferimento.

Ad esempio, un pensionato che compie 64 anni a dicembre riceverà 1/12 dell’importo spettante, mentre chi diventa pensionato ad agosto avrà diritto a 5/12.

Per i pensionati della gestione pubblica, che possono giovarsi di un massimo di 6 ratei (da luglio a dicembre), l’importo massimo percepibile a dicembre può arrivare a circa 327 euro, mentre per quelli iscritti a gestioni private o ex ENPALS, con 5 ratei disponibili (da agosto a dicembre), l’importo massimo si aggira intorno ai 272 euro.

Bonus aggiuntivo di 154,94 euro: destinatari e criteri

Oltre alla quattordicesima, l’INPS erogherà con la pensione di dicembre 2025 un importo aggiuntivo di 154,94 euro, previsto dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388. Tale somma è destinata a pensionati con redditi molto bassi, non superiori al trattamento minimo, e che rispettano specifici limiti reddituali personali e coniugali (per il 2024: fino a 11.672,90 euro per il singolo e 23.345,79 euro per il nucleo coniugale).

La platea dei beneficiari comprende pensionati delle gestioni pubbliche e private INPS, nonché di altri enti previdenziali segnalati dal Casellario dei pensionati. Sono esclusi da questo beneficio i percettori di pensioni assistenziali come l’assegno sociale, la pensione sociale, l’ape sociale e altre forme non assimilabili alla pensione.

Questo importo viene erogato in via provvisoria sulla base dell’ultimo reddito disponibile, non antecedente al 2020, e sarà oggetto di successiva verifica in base ai redditi consuntivi. In presenza di situazioni reddituali che decadono nel corso del secondo semestre 2025, l’INPS ha avviato le procedure di recupero degli importi indebitamente percepiti.

La comunicazione relativa a questo pagamento sarà visibile nel cedolino di dicembre con la dicitura: “Importo aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000, n. 388) – CREDITO ANNO 2024”.

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