Bollette pazze in arrivo? Ecco quali non devi pagare e il nuovo avviso per evitare truffe e addebiti errati.
Spesso, una bolletta con pagamento non dovuto si manifesta attraverso addebiti inspiegabili, importi maggiorati rispetto ai consumi reali o voci di spesa non riconosciute dal cliente. È importante analizzare con attenzione ogni dettaglio riportato nel documento, verificando in particolare:
- I dati anagrafici e contrattuali, che devono corrispondere esattamente a quelli registrati dal fornitore.
- I periodi di consumo indicati, per accertarsi che non vi siano fatturazioni doppie o temporali.
- Le tariffe applicate, in linea con il contratto sottoscritto e le normative vigenti.
In caso di dubbi o discrepanze, il primo passo da compiere è contattare tempestivamente il servizio clienti del fornitore per richiedere spiegazioni e una verifica dell’errore.
Come riconoscere le bollette con pagamento non dovuto
La contestazione di una bolletta con pagamento non dovuto deve seguire un iter formale per essere efficace e tutelare il consumatore da indebiti addebiti. Ecco i passaggi principali:
- Raccolta della documentazione: conservare tutte le bollette precedenti, eventuali comunicazioni con il fornitore e prove dei consumi reali (ad esempio, letture del contatore).
- Invio del reclamo scritto: il reclamo deve essere inoltrato tramite raccomandata A/R, PEC o attraverso il modulo online messo a disposizione dal distributore, specificando con chiarezza le ragioni della contestazione.
- Attesa della risposta: il fornitore ha un termine massimo di 40 giorni per rispondere al reclamo, fornendo una soluzione o una spiegazione dettagliata.
- Ricorso all’Autorità competente: in caso di mancata risposta o di rifiuto ingiustificato, il consumatore può rivolgersi all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) o ad associazioni di consumatori per avviare un procedimento di conciliazione o reclamo formale.

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Per limitare il rischio di ricevere una bolletta con pagamento non dovuto, è consigliabile:
- Monitorare regolarmente i propri consumi energetici, utilizzando anche le tecnologie smart messe a disposizione dai fornitori.
- Richiedere la fatturazione elettronica e l’invio della bolletta tramite e-mail per avere sempre accesso alla documentazione.
- Controllare periodicamente il corretto funzionamento del contatore, eventualmente richiedendo una verifica tecnica.
- Informarsi sulle novità normative e tariffarie, soprattutto in un contesto come quello attuale, caratterizzato da frequenti aggiornamenti e modifiche dei criteri di fatturazione.
Negli ultimi mesi, ARERA ha introdotto nuove disposizioni mirate a garantire maggiore trasparenza e correttezza nelle fatturazioni, con particolare attenzione alla tutela dei consumatori vulnerabili. Questi aggiornamenti normativi rappresentano un ulteriore strumento a disposizione per chi si trova a dover contestare una bolletta.

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