Se la vostra taglia non è esattamente una 40-42, forse dovreste evitare di fare shopping da Abercrombie&Fitch, perché difficilmente troverete qualcosa di adatto a voi e al vostro fisico. Guerra alle forme, al bando le clienti over-size, questa la nuova strategia di marketing del noto brand americano di moda e accessori, almeno stando alla denuncia di un libro che spiega ai clienti per quale arcano motivo le misure si fermino alla “L”.

La spiegazione è piuttosto elementare: sebbene bandire le taglie forti dagli scaffali dei punti vendita Abercrombie&Fitch del mondo significhi automaticamente lasciar fuori (a guardare le vetrine) una larga fetta di mercato, proprio il limitare le collezioni a clienti fisicamente in forma pare possa aumentare l’appeal del marchio. In buona sostanza, è tutta una questione di scelta: essere “cool” o “uncool”, molto brutalmente.

Ergo: sei grassa? Non rientri nei parametri del nostro cliente ideale, pertanto vai a rifarti il guardaroba altrove. E pazienza se proprio la moda curvy sta vivendo un momento di splendore. Come vi sembra come strategia di vendita? Vincente? Noi abbiamo i nostri dubbi. In ogni modo, ad aver sollevato la questione è stato un libro – “The new rules of retail” (le nuove leggi della vendita al dettaglio), scritto da Robin Lewis – che sta suscitando un mare di polemiche e che il colosso fashion sotto accusa sta cercando di demolire. La tesi del libro, infatti, è molto cinica, o meglio, svela il cinismo crudele che sottende alle nuove linee di merketing dell’azienda, rappresentate dall’AD di Abercrombie&Fithc, il 68enne Mike Jeffries.

Mike Jeffries vuole vedere solo persone magre e belle nei suoi negozi. Coloro che indossano la sua moda devono sentirsi come se appartenessero ai “ragazzi fighi”

Spiega Lewis nel libro. Un atteggiamento molto vicino al razzismo, inteso come volontà di emarginare una parte della popolazione (in questo caso potenziali compratori) in quanto considerati inferiori. Anzi, un doppio razzismo, perché questa orticaria verso le taglie forti a quanto pare si manifesta solo nei confronti della clientela femminile. Donne con qualche chilo di troppo non possono andare in giro indossando capi con il marchio Abercrombie&Fitch perché per Mike Jeffries ne rovinerebbero l’immagine. Non male per un’azienda che solo un paio di anni fa si era distinta per aver messo in vendita reggiseni imbottiti per bambine di 8 anni… Che ne dite, amiche magre e belle, se boicottassimo Abercrombie&Fitch? Sarebbe la miglior risposta del mercato…

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ultimo aggiornamento: 10-05-2013