Sono tante, nel catalogo Flos, le lampade che hanno fatto la storia dell'illuminazione. A partire da tutte le meraviglie firmate da Gino Sarfatti, protagonista delle riedizioni presentate dall'azienda nello showroom di Corso Monforte di cui non mancheremo di raccontarvi a breve.
giulia
Tenere la vita da ufficio sotto controllo grazie a mobili progettati per funzionare anche da contenitori. Mantenendo ordinati e lontani dalla vista tutti gli oggetti che inevitabilmente ci portiamo dietro quando siamo al lavoro.
Ha ragione Tiziano Scarpa quando scrive che "L'acqua alta è l'invidia della natura, è il tentativo di fondare una laguna sopra la città". Chi non ha mai sentito il desiderio irrefrenabile di mettere le mani su Venezia per rubare un po' della sua ostinata e seducente bellezza?
Parliamoci chiaro: saper fare i mobili, e in particolare le lampade, non significa necessariamente saper fare anche i vestiti.
Visitando lo spazio Rossana Orlandi a via Matteo Bandello nel corso della Design week milanese è sicuramente il progetto che più ci ha colpito in virtù della sua originalità. Si chiama Nóize chair ed è stata ideata dal giovane studio brasiliano Guto Requena, attivo a San Paolo nel campo del prodotto e dell'arredamento di interni.
Da quando il Design Supermarket de la Rinascente di Milano è stato riaperto, non ha mai mancato di offrirci, in occasione del Salone del Mobile, eventi divertenti o appuntamenti dedicati ai temi caldi del momento.
Se questo evento si prospetta come uno dei più interessanti del prossimo Salone del Mobile, un motivo c'è. Non c'entra (solo) il calibro delle personalità coinvolte, ma il processo collaborativo che hanno intrapreso per dare vita ai nuovi progetti d'arredo che vedremo in anteprima la prossima settimana.
Non è mai a corto di immaginazione, Constance Guisset. La designer francese che ha raggiunto la fama con una maxi lampada a forma di cappello, Vertigo, dimostra ancora una volta propria la capacità di dare vita ad un linguaggio degli oggetti iconico ed espressivo.
L'opportunità di presentare il proprio lavoro davanti a designer acclamati e professori delle più rinomate scuole di design milanesi? Quest'anno al Salone del Mobile accade anche questo.
"Per fare un albero, ci vuole un seme. Per fare un seme, ci vuole l'albero", cantava Sergio Endrigo qualche decennio fa. Lo spirito, nel caso del progetto Foodscapes che vi presentiamo oggi, non è poi troppo diverso: tutti gli elementi naturali fanno parte dello stesso ciclo vitale, e il loro corso e ricorso alimenta un unico flusso che non va interrotto, ma che al contrario possiamo sfruttare in un'ottica sostenibile.
Si chiama "Rough and Smooth" la nuova collezione che Tom Dixon presenterà nei giorni del Salone del Mobile. Un nome contraddittorio, quasi un ossimoro, quello scelto dal designer inglese, visto che la traduzione in italiano potrebbe essere "ruvido e liscio", "grezzo e levigato".
Parlare di design sostenibile, oggi, può apparire superato. Almeno così la pensa il collettivo Esterni, riflettendo sui mala tempora che stiamo attraversando e sulle soluzioni da intraprendere per arginare la deriva finanziaria, sociale e umana che sta colpendo buona parte del nostro continente.




















