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Un tradimento non è mai una bella scoperta. Molto spesso chiudiamo gli occhi per non vedere, per non soffrire e la realtà, quando ci si presenta davanti è dura e crudele. Il divorzio con addebito è molto raro. L’assegno di mantenimento del coniuge è ormai diventato una rarità. C’è però una possibilità: portare davanti a un giudice le prove del tradimento e dimostrare che la coppia non era in crisi in precedenza.

Quali sono queste prove valide legalmente? Possono servire quelle che vengono chiamati scritture private, ovvero un contratto o una diffida. In questo caso potrebbe essere un lettera di ammissione del tradimento. Non si possono invece portare fotocopie o mail (non certificate), chat, sms, o fotografie. Sono definite prove meccaniche e hanno valore se non sono contestate dal coniuge traditore.

Possono essere, però, incontestabili se lo ritraggono con l’amante in una situazione intima. È sempre sgradevole chiedere a un amico di testimoniare, ma ovviamente la parola di un testimone ha valore. Sono valide prove anche le immagini scattate da un investigatore, mentre le sue dichiarazioni scritte in una relazione non hanno valore.

Le prove chiamate di riproduzione meccanica, come email ed sms, abbiamo detto che non hanno valore e facilmente contestabili. Come si possono rendere legalmente valide? Ci vuole la testimonianza di una terza persona che ha letto personalmente il messaggio.

Via | LaLeggePerTutti

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ultimo aggiornamento: 06-04-2016