Parliamo di un argomento importante: la contraccezione, in particolare quella al femminile. Si sa, anche se un figlio si concepisce in due, chi porta in grembo materialmente il bimbo, e spesso deve provvedere alla sua cura una volta nato, è soprattutto la mamma.

Portare avanti una gravidanza è una esperienza meravigliosa per ogni donna, ma tanto più lo diventa se frutto di una scelta, all’interno di un percorso di maturazione personale e di coppia. Ecco perché è così importante avere una vita sessuale matura, goderci le gioie dell’eros in modo consapevole, sapendo che ogni rapporto sessuale, se non adeguatamente protetto, può avere delle conseguenze.

Evitare una gravidanza indesiderata – per non parlare delle malattie a trasmissione sessuale, che meritano un discorso a parte – è particolarmente cruciale in giovane età, o durante l’adolescenza. Prima di “lanciarci” nella grande avventura del sesso, procuriamoci un bel paracadute! I metodi contraccettivi che le donne hanno a disposizione per non restare incinta sono diversi, e la scelta deve logicamente modularsi a seconda dell’età e delle specifiche esigenze. Vediamo una lista dei più efficaci e i pro e i contro sul loro utilizzo.

  • La pillola anticoncezionale e i dispositivi ormonali: la pillola esiste da 50 anni, ha consentito alla donna di vivere la sessualità in modo più libero e aperto, e non a caso è stata una dei simboli della “rivoluzione sessuale” degli anni sessanta. Quelle di ultima generazione sono molto più leggere che nel passato, con una minore concentrazione ormonale e quindi minor impatto sul fisico. Sono adatte a ragazze anche molto giovani (ad esempio alle prese con la loro “prima volta”), e hanno un effetto curativo su alcune tipiche patologie femminili come le mestruazioni dolorose e le cisti ovariche, sono sicure quasi al 100%, non influiscono sulla fertilità e sono pratiche perché non hanno nessun impatto sulla spontaneità del rapporto sessuale come altri dispositivi “meccanici”. Unico neo: non proteggono dalle malattie a trasmissione sessuale. Attualmente è a disposizione anche il dispositivo ormonale sottocutaneo che dura 5 anni, ideale per le coppie collaudate che non desiderano figli o li hanno già
  • Il diaframma: un pochino in “disuso”, questo contraccettivo altro non è che un cappuccetto di gomma con un anello rigido che va inserito in vagina all’altezza della cervice e abbinato ad una crema spermicida (non usate quest’ultima da sola perché non garantisce alcuna copertura). Simile al diaframma è il “cappuccio cervicale“, in silicone, da applicare al collo dell’utero. Si tratta di due metodi efficaci al 90% circa se ben usati, ma sono indicati per donne che abbiano un’ottima confidenza del proprio corpo (quindi inadatto, anche per motivi organici, ai primi rapporti sessuali), e non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili
  • La spirale: o I.U.D. è un dispositivo in materiale plastico inerte che viene inserito nell’utero dal ginecologo. una volta in sede libera sostanze innocue che impediscono l’annidamento dell’ovocita fecondato in sede uterina. Si tratta di un metodo molto efficace e comodo per donne che abbiano già avuto figli, con un rapporto collaudato e un partner fisso, perché naturalmente non fa barriera contro le malattie sessuali
  • Il preservativo rosa: omologo femminile del profilattico per l’uomo, è una comoda guaina trasparente in poliuretano, che troviamo in farmacia o ordinandolo on-line, che si inserisce in vagina anche molto prima del rapporto sessuale e che non deve necessariamente essere estratto subito dopo. Si può lubrificare e non si sente, è del tutto confortevole. Si tratta di un metodo contraccettivo purtroppo ancora poco conosciuto e usato, ma che offre molteplici vantaggi. Non dà effetti collaterali, non inficia la spontaneità del rapporto, protegge dalle malattie veneree e può essere usato anche da ragazze molto giovani. Noi lo consigliamo!

Foto| di Ryan Somma per Flickr

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ultimo aggiornamento: 09-05-2013