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Apre oggi in Via Montenapoleone la nuova boutique di Dolce&Gabbana, che Style & Fashion ha avuto modo di visitare in anteprima, un luogo in cui è facile perdersi ed innamorarsi. Si entra restando affascinati dal marmo verde e dalla radica d’olmo, sono questi i materiali che immediatamente conquistano la vista della nuova boutique di via Montenapoleone. Per non parlare degli splendidi specchi in oro barocco. Un vero e proprio viaggio emozionale.

Il verde, una scelta insolita per Dolce&Gabbana, viene da un lungo studio sulle cromie e sui loro impatti emozionali. È il colore delle clorofilla, della vita, è simbolo della rigenerazione. La radica sintetizza le origini, la forza, la stabilità. Rappresenta la tradizione che non cambia con lo scorrere del tempo. A Gwenael Nicolas, fondatore dello studio Curiosity, è stato chiesto di interpretare le diverse anime di Dolce&Gabbana e di dar loro vita all’interno di uno dei più prestigiosi palazzi nobiliari milanesi del 1800, con spirito creativo e tecnologico.

Lo spazio è il risultato di una fusione tra il barocco e la semplicità lineare del modernismo: il contrasto diventa lo scenario ideale per apprezzare la ricercatezza di ogni creazione esposta. Il soffitto bianco, citazione degli anni ’60, è ravvivato da una luce chiara che irradia le collezioni e che rende unico ogni abito definendo un forte contrasto con il verde del marmo e dell’onice. I pavimenti sono di pietra lavica, un classico della tradizione Dolce&Gabbana. Il soffitto dell’ultimo piano unisce tecnologia e classicità: la trama è caratterizzata da pannelli tridimensionali in metallo che con un movimento automatico calano come un sipario per ridefinire gli spazi interni e dare vita a sale speciali.

La boutique ospita due piani dedicati alle collezioni Donna abbigliamento, accessori, gioielli e orologi, e uno all’Uomo. Dopo l’ingresso, un’imponente scala in marmo verde conduce al primo piano, dedicato all’universo maschile. La struttura continua al secondo dove si apre la gioielleria. Qui, su pavimenti e pareti, dominano due sfumature di verde: quella della pietra onice e quella del marmo. La bicromia fa da contrappunto agli stucchi dorati, elementi pensati per ricordare le tappezzerie delle scenografie nelle opere di Giuseppe Verdi. Nelle sale risaltano infine grandi specchi e arredi barocchi dorati. Il negozio si affaccia anche su via Baguttino con ampie vetrine su entrambi i lati. Ha una superficie di 1.600mq ed è disposto su tre piani.

“La nostra prima boutique in via Montenapoleone è un sogno che non era nei nostri progetti. Per noi, è un’ulteriore sfida con noi stessi, un onore e insieme una responsabilità. Quando abbiamo visto il negozio vuoto, ce ne siamo innamorati subito. Volevamo una boutique nuova, diversa, forte, ma sempre riconoscibile. L’idea era quella di esplorare il nostro DNA con un approccio tecnologico e con piena libertà creativa” spiegano Domenico Dolce e Stefano Gabbana.

“La boutique di Milano è pensata per essere una connessione tra le personalità differenti e lo spirito di Dolce&Gabbana, dal passato al futuro. Lo spazio rappresenta un dialogo tra due mondi: l’energia del Barocco e la limpidezza del modernismo. In modo non molto diverso da quello che accade in una galleria d’arte moderna, l’atmosfera soft, ma straordinaria dell’ambiente risveglia un senso di scoperta e rinnovata curiosità” ha dichiarato Gwenael Nicolas.

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In occasione dell’apertura della boutique in Via Montenapoleone, Dolce&Gabbana annuncia una rivoluzione globale della propria rete retail. Non più un concept-store con un solo modulo espositivo uguale in tutto il mondo, ma nuove boutique in cui emozione, confronto, diversità e scambio culturale si fondono in palcoscenici, non più negozi, dove l’esperienza e il racconto diventano protagonisti. Milano, Porto Cervo, Capri, Tokyo, St. Barth, Londra, Bruxelles, Monte Carlo, Venezia, Pechino, Los Angeles, Dubai: queste boutique cambieranno radicalmente. L’idea di Domenico Dolce e di Stefano Gabbana è di portare i propri clienti dentro un Gran Tour, un percorso ideale, un viaggio immaginifico in cui vogliono mettere in dialogo l’estetica e i valori del brand con le peculiarità, le eccellenze e le culture proprie di ogni luogo.

Cinque gli studi d’architettura coinvolti: Storage Associati (Milano, Italia), Curiosity di Gwenael Nicolas (Tokyo, Giappone), Steven Harris (New York, USA), Marco Costanzi (Imola, Italia) e Carbondale di Eric Carlson (Parigi, Francia). Con loro, i due designer hanno iniziato un dialogo per progettare punti di vista radicali e inconsueti sul marchio e sul territorio dove sorgeranno le boutique.

Ogni boutique sarà come un pezzo unico, un palcoscenico irripetibile dove la storia italiana di Domenico Dolce e Stefano Gabbana si fonde con le storie di culture ed eccellenze del luogo. L’idea è di costruire scenografie, non semplici spazi architettonici, che pongano lo spettatore al centro di un teatro, un’esperienza di cui diventa protagonista e interprete. Dall’establishment radicale e fondatore di Milano alla leggerezza vacanziera e sofisticata di Capri; dalla teatralità millenaria e monumentale di Pechino alla lounge tropicale di Saint Barth; dal teatro kabuki in bianco e nero con le ombre immaginarie dei pomeriggi siciliani di Tokyo all’Harry’s Bar all’americana di Los Angeles: il Grand Tour del nuovo retail di Dolce&Gabbana è un viaggio dove emozione, cultura, esperienza ed eccellenza si fondono con leggerezza e spettacolarità.

credit image per Blogo by Caterina Di Iorgi

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ultimo aggiornamento: 24-09-2016