Dalla Cina a… Paestum, con furore! Ebbene sì, contro la piaga della violenza sulle donne il Comune campano ha lanciato un’iniziativa che sicuramente avrà il successo che merita: corsi di kung fu per insegnare alle donne di tutte le età a difendersi da potenziali aggressori.

Se, infatti, per prevenire gli episodi di violenza fisica contro le donne, alcuni dei quali, purtroppo, sfociano nel femminicidio, è necessario agire su più fronti, come del resto stabilito dalla nuova mozione governativa che prende spunto dalla carta di Istanbul.

In questo documento normativo sono stabilite alcune delle modalità con cui lo stato cercherà di arginare il fenomeno delle aggressioni ai danni delle donne istituendo osservatori permanenti, stanziando fondi per creare centri anti-violenza e per lanciare campagne di sensibilizzazione e, appunto, per promuovere corsi di autodifesa. A tal proposito le arti marziali giungono in aiuto di ogni donna, perché si basano su tecniche che tutti possono apprendere, che non necessitano di armi o di oggetti contundenti ma solo delle proprie mani, delle proprie gambe, e di prontezza di riflessi.

In questo modo sarà più facile vivere la propria vita, muoversi nel mondo, e anche nei propri ambienti domestici (spesso il teatro dei gesti violenti sono proprio le mura di casa), riducendo il senso di paura. I corsi di kung fu sono nati da un’idea dell’assessore alle Politiche sociali Rossana Berretta e del consigliere delegato allo Sport Franco Sica del Comune di Carpaccio Paestum, e verranno introdotti da una lezione dimostrativa organizzata in collaborazione con il Direttore e il Presidente dell’Associazione Arti Marziali Kung fu di Carpaccio e con i Maestri della disciplina Matteo D’amato e Giovanni Annunziata.

Non ci si può ridurre ad una presa d’atto di determinati eventi da parte delle istituzioni questo è il primo passo, da parte di una amministrazione attenta al problema, con la consapevolezza che la realizzazione di corsi mirati all’apprendimento di tecniche di difesa siano utili per una immediata reazione ad eventuali aggressioni

Ha spiegato Sica. Davvero una lodevole iniziativa, speriamo che l’esempio del Comune di Paestum venga presto seguito anche da altre amministrazioni municipali in Italia.

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ultimo aggiornamento: 13-06-2013