La dieta genetica è un regime alimentare molto in voga anche in Italia. Ma la cosiddetta G diet funziona davvero? E’ stata ideata sfruttando le conoscenze della nutrigenetica, una scienza che combina nutrizione e genetica. Le promesse sono allettanti, pari al 90% del proprio sovrappeso. Con il test del Dna si possono conoscere i fabbisogni effettivi del nostro corpo: ogni dieta è diversa da quella di un’altra persona, perché elaborata secondo le proprie reali esigenze.

Inviando un campione biologico di saliva ad un laboratorio, i ricercatori analizzano i geni del metabolismo di grassi e di zuccheri, quelli che influenzano peso, perdita di peso e consumo di calorie. Genetisti e nutrizionisti, anche in base ad un questionario, stilano la dieta personalizzata perfetta.

Sono molte le persone che si affidano a questo regime alimentare altamente personalizzato, come Jessica Alba, che ha sostenuto di aver perso otto chili, mentre chi si è già affidato alla dieta genetica sostiene di aver peso in media 5 chili in quattro mesi. Non si tratta di una dieta restrittiva, ma sana che ci permette di perdere il giusto secondo uno schema adatto a noi.

La dieta genetica prevede ogni giorno intorno alle 1600-1800 calorie nella fase di dimagrimento e 2000 in quella di stabilizzazione, con un vasto apporto di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, frutta secca, carne bianca e latticini magri. Una dieta sana che ci permette di non sentire i morsi della fame, insomma.

Via | Minformo

Foto | da Flickr di museumdetoulouse

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ultimo aggiornamento: 26-06-2013