Il lusso dei profumi esclusivi del Sultanato dell’Oman si offre alla scoperta dalle 15.30 alle 16.30 di oggi, presso la Triennale di Milano, durante Esxence 2014, che celebra la profumeria d’arte.

Con questa presentazione andranno in vetrina alcuni aspetti del ricco stato asiatico situato nella porzione sud-orientale della penisola arabica, che incrementa la sua presenza nel panorama turistico mondiale con le note del suo appeal.

Se i viaggi servono ad esplorare, per conoscere la bellezza e la cultura dei luoghi, è indubbio che aspetti come le tradizioni, gli usi, i costumi e la gastronomia rappresentino delle chiavi importanti per aprire le porte alla conoscenza di un popolo.

Anche le essenze e le produzioni locali, come i profumi, possono aiutare ad inquadrare lo scenario, diventando esse stesse strumenti per farlo scoprire nei suoi aspetti più intimi, in una sinergia di impatto, che può soddisfare diverse esigenze.

In quest’ottica va letta l’iniziativa sulla cultura profumiera in Oman, promossa dall’ufficio del turismo di quel paese a Milano, nell’ambito del tema: “Fragranze e miti dell’Arabia Felix: la via dell’incenso e i giardini di rose”.

Alla Triennale del capoluogo lombardo si potrà fare un viaggio olfattivo, dove le essenze diventeranno elemento di conoscenza del territorio, per miscelare l’esplorazione delle fragranze alla magia geografica, storica e culturale del Sultanato dell’Oman.

Il primo aspetto sarà curato da Wanda Benati, esperta di profumi e ideatrice del progetto dei “viaggi olfattivi” in collaborazione con il tour operator Viaggiando e con l’operatore locale Tour Oman. Il secondo aspetto verrà offerto alla curiosità dei presenti da Sara Cusmà, rappresentante dell’ufficio turistico della stato asiatico. Così si potranno scoprire insieme i profumi, le fragranze e i miti del Sultanato dell’Oman, in una forma inedita e piacevole.

La via dell’incenso

L’antica via dell’Incenso parte da Salalah, capitale del Dhofar, e si dirige verso il nord ovest. Il Boswellia, l’arbusto da cui si estrae l’incenso, cresce nei pressi diRekyhut, al confine con lo Yemen: dopo la raccolta della resina e la sua lavorazione, la produzione viene raccolta a Sumhurum, città in cui viveva secondo la leggenda la Regina di Saba e da cui partivano le spedizioni dirette al Mediterraneo. Le rovine di Sumhurum, risalenti al I secolo aC, si trovano sul litorale orientale di Salalah, nei pressi diKhawr Rori, pittoresco fiordo desertico lambito da una sottile lingua di sabbia interrotta dal mare. È bello vedere i beduini in azione nel momento della raccolta di questa resina pastosa: l’estrazione si fa a maggio e giugno, la lavorazione durante l’estate, per essere poi pronta a settembre per il grande mercato dell’incenso di Salalah.

I giardini di rose

I giardini di rose di Jabal al Akhdar, a oltre 2.000 m sul livello del mare, nascono grazie al fresco clima montano che permette la coltivazione a terrazza di frutta e fiori lungo i fianchi delle montagne. Durante le due settimane della stagione della fioritura (marzo/aprile) l’aria a Jabal Akhdar è ebbra del profumo delle rose (Rosa Damascena), che tradizionalmente vengono utilizzate dagli abitanti dei villaggi per la distillazione domestica della famosa attar – l’acqua di rose omanita. L’acqua di rose omanita si ottiene sistemando i petali di rose in una ciottola di argilla chiamata borma che contiene al suo interno un piccolo recipiente di metallo. Un altro recipiente di metallo pieno di acqua fredda copre l’apertura del borma che, una volta messo sul fuoco, grazie alla produzione di vapore, produce il distillato di acqua di rose. L’attar è utilizzata anche a tavola.

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Via | Esxence.com

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ultimo aggiornamento: 22-03-2014