L’opera di Michelangelo Pistoletto “La Mela Reintegrata” ha trovato la sua casa: è stata infatti installata definitivamente di fronte alla Stazione Centrale, in piazza Duca D’Aosta.

Realizzata nel 2015 con il sostegno di Fondazione Pistoletto, Cittadellarte e FAI, l’opera – donata al Comune e quindi alla città – era stata posata in via temporanea in piazza del Duomo, nel maggio scorso, e da giugno era collocata all’interno del Parco Sempione. Ha precisato l’artista:

“Il simbolo della mela attraversa tutta la Storia che abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine del mondo artificiale. ‘La Mela Reintegrata’ rappresenta l’entrata in una nuova Era, nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono generando nella società un equilibrio esteso a dimensione planetaria. Il simbolo della Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio. La mela significa natura; il morso della mela significa artificio, così come lo vediamo utilizzato in un marchio di computer mondialmente diffuso posto ad emblema della tecnologia che sostituisce integralmente la natura. Con La Mela Reintegrata l’artificio assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l’umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa”

“La Mela Reintegrata”, del valore complessivo stimato in 800mila euro, è composta da due elementi: il primo, a forma di mela, è costituito da una struttura portante metallica con una circonferenza di 7 metri e un’altezza di 6 metri. Il secondo, denominato ‘terzo paradiso’, con funzioni di basamento, ha una struttura composta da intelaiatura di metallo. Il peso complessivo dell’opera è di circa 11 tonnellate.

Foto | Twitter Cittadellarte

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ultimo aggiornamento: 21-03-2016