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Da oggi  fino al 31 maggio, il museo MAN di Nuoro ospita una mostra sulla fotografa statunitense Berenice Abbott, una delle artiste più note del Novecento.

La mostra è composta da un’attenta selezione di 82 immagini realizzate dalla Abbott tra la metà degli anni Venti e i primi anni Sessanta, divise in tre sezioni, per sottolineare i differenti periodi storici e l’evoluzione dello stile: “Ritratti”, “New York” e “Fotografie scientifiche”.

Il periodo giovanile dell’artista inizia nel Village di New York, dove inizia a studiare cultura e conosce artisti del calibro di Nikolas Muray e Man Ray, di cui divenne assistente. E’ a questo periodo, prima della Grande Depressione, che risalgono i suoi ritratti, fatti ai protagonisti dell’avanguardia artistica e letteraria europea, tra cui Jean Cocteau, James Joice, Max Ernst e André Gide e i suoi viaggi in Europa, Berlino e Parigi in particolare.

Il ritorno negli Stati Uniti è l’inizio del suo grande progetto su New York, racchiuso in un libro fotografico intitolato “Changing New York” per raccontare la vita degli abitanti e i cambiamenti della città, che aveva ritrovato molto diversa dopo gli otto anni all’estero, con molti palazzi del XIX secolo demoliti per far spazio a nuovi grattacieli.

Infine il terzo periodo, quello dedicato alla fotografia scientifica, ricco di sperimentazioni e invenzioni di macchine fotografiche per immortalare alcuni fenomeni, tra cui la sua foto più famosa che ritrae la struttura molecolare delle bolle di sapone.

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ultimo aggiornamento: 17-02-2017