Durante la gravidanza una donna può incorrere in una condizione di leggera anemia, e quindi le sue analisi del sangue riveleranno valori di ematocrito inferiori alla norma. Cosa comporta questo?

Intanto, va detto che l’ematocrito indica il volume delle cellule ematiche (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) rispetto al plasma sanguigno. Naturalmente un valore inferiore a quello considerato normale ci indica che la quantità di cellule ematiche, in particolare di quelle più numerose che sono i globuli rossi, prodotte dal nostro midollo osseo è troppo bassa.

Ematocrito basso implica bassi livelli di emoglobina, la principale proteina del sangue, contenuta nei globuli rossi, responsabile del trasporto dell’ossigeno dagli alveoli polmonari fino a tutti gli organi e i tessuti del corpo. Quali sono i valori dell’ematocrito considerati normali, per una donna adulta?

  • La percentuale si situa tra il 38% e il 45%. Al di sotto, siamo in condizione di anemia, che naturalmente sarà più o meno lieve a seconda di quanto l’ematocrito sia più basso della media

Quali sintomi accompagnano questa forma anemica?

  • Stanchezza anche a riposo
  • Capogiri, soprattutto al mattino al risveglio e quando si cambia posizione
  • Stomatiti e piccole ulcere del cavo orale
  • Cefalea ricorrente
  • Unghie e capelli fragili
  • Ingrossamento della milza

Come mai i valori dell’ematocrito possono scendere proprio durante la gravidanza? Si tratta, entro certi limiti, di una condizione perfettamente fisiologica che si manifesta soprattutto durante l’ultimo trimestre della gestazione. Infatti in questi mesi aumenta il volume globale del sangue che, in qualche modo, risulta più diluito, ovvero aumenta la sua parte liquida a scapito del volume cellulare, ecco spiegato perché i livelli dell’ematocrito calano.

Sebbene, in generale, forme di anemia in gravidanza vadano sempre tenute sotto controllo, dal momento che la riduzione dell’ematocrito in dolce attesa è considerata una condizione non patologica, in genere non si deve porvi rimedio, non è pericolosa. Semmai, la futura mamma può cercare di alimentarsi in modo corretto assumendo sempre una buona quota proteica tutti i giorni e, se necessario, anche supplementi di vitamina B.

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ultimo aggiornamento: 01-08-2013