I bagni di fieno, o fitobalneoterapia, sono un trattamento curativo e cosmetico abbastanza recente, che, tuttavia, trae le sue origini da una antica consuetudine contadina presente nelle comunità montane.

Infatti si basa sulla conoscenza delle proprietà medicinali delle erbe di montagna, i cui oli essenziali, che penetrano nella pelle grazie al calore, sono in grado di alleviare molteplici disturbi dolorosi e infiammatori e di rinnovare la bellezza e la salute della pelle.

Senza contare il potente effetto relax e anti stress! In cosa consistono, esattamente, i bagni di fieno, e dove si possono effettuare? Cominciamo dall’ultima domanda. Si tratta di un trattamento proposto in molte Spa e Centri termali di alcune zone d’Italia, in particolare il Trentino e l’Alto Adige che sono stati i primi a riscoprire questo antico rito di benessere. Infatti le erbe officinali che vengono utilizzate per la fitobalneoterapia sono quelle tipiche dell’alta montagna, come l’arnica montana, la camomilla selvatica, la piantaggine, la veronica, l’achillea, il trifoglio, il mirtillo eccetera.

Per i bagni di fieno si utilizzano esclusivamente erbe fresche appena falciate, per poter beneficiare al massimo dei loro principi attivi, quindi il momento dell’anno giusto per sottoporsi a questo trattamento è l’estate, dal 25 giugno fino ai primi di settembre. Le erbe vengono falciate e raccolte prima dell’alba, quando sono ancora bagnate di rugiada e il sole non ha fatto in tempo a seccarle. Prima dell’utilizzo vengono trasportate allo stabilimento termale dove rimangono un paio di giorni a fermentare in modo che raggiungano la temperatura ottimale di circa 60°. Come si effettua il bagno di fieno?

Chi l’ha provato afferma che si tratti di una esperienza meravigliosa e rigenerante. Prima di tutto si beve una buona tisana alle erbe disintossicante e drenante, poi si arriva al trattamento vero e proprio. Ci si immerge nella vasca colma di erbe fino al collo e completamente nudi. Solo la testa rimane fuori ma viene mantenuta comunque coperta. Il bagno dura dai 20 minuti (per le prime sedute) fino alla mezzora, perché la temperatura della erbe, soprattutto quelle depositate sul fondo della vasca, può arrivare fino ai 70°. Grazie al calore i principi attivi e gli oli essenziali delle piante penetrano in profondità e possono sprigionare tutto il loro potere curativo e rigenerante.

Dopo il bagno, la persona viene fatta distendere, avvolta in coperte calde per mantenere la temperatura corporea, in un lettino, dove rimane, in stato di completo relax, per circa 40 minuti. Durante questa fase e quella seguente si suda moltissimo, cosa che consente di ottenere un effetto depurativo meraviglioso. Si consiglia, al fine di ottenere il massimo beneficio dal bagno di fieno, di non fare la doccia prima di 2-3 ore. A cosa serve la fitobalneoterapia?

Essa è efficace nell’alleviare molti disturbi infiammatori articolari, reumatismi, artrosi cervicale, tunnel carpale, contratture e stiramenti muscolari. Dal punto di vista cosmetico, invece, il trattamento a base di fieno rigenera la pelle e la purifica dalle tossine accumulate, rendendola morbida e luminosa, disintossicata e ringiovanita dall’interno. Non resta che provare subito!

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ultimo aggiornamento: 13-08-2013