Capita a tutti di attraversare periodi in cui si dorme tanto, persino troppo. Ad esempio a seguito di forti stress psicofisici, in fasi di depressione, anche occasionale, oppure quando si sia davvero molto stanchi emotivamente e fisicamente e il corpo e la mente abbiano bisogno di rigenerarsi.

Tuttavia, non molti sanno che esiste una vera e propria malattia che porta a dormire troppo, e che può avere conseguenze anche serie sul fisico e sulla qualità della vita: l’ipersonnia.

Si tratta di un disturbo del sonno che, in genere, insorge tra i 15 e i 30 anni con sintomi che vengono sottovalutati da chi stia intorno al malato, che viene invece accusato di essere svogliato, pigro, di non avere voglia di far nulla. Un atteggiamento che, naturalmente, non fa che aggravare la condizione dell’ipersonne. Come si manifesta questa malattia? Ecco i sintomi principali:

  • Voglia di dormire sempre, senso di spossatezza
  • Bisogno di stare a letto
  • Fatica a svegliarsi al mattino
  • Colpi di sonno frequenti anche durante il giorno che non sono improvvisi, ma graduali
  • Il sonno notturno dell’ipersonne è ristoratore ma provoca altra stanchezza e irritabilità al risveglio. I sonnellini diurni, invece, non sono di buona qualità

Evidentemente, l’ipersonnia è molto diversa dalla semplice pigrizia, e non passa neppure se la persona abbia degli stimoli a restare sveglia, perché non dipende dalla sua volontà. Di questo disturbo del sonno soffre una percentuale intorno al 5% della popolazione, con rischi anche sulla qualità della vita e compromissione dell’attività lavorativa, come facilmente intuibile. Quali sono le cause dell’ipersonnia?

Possono essere diverse, ad esempio chi soffre di apnee notturne o di sindrome della gambe senza riposo spesso soffre anche di ipersonnia, ma più spesso all’origine c’è un disturbo neurologico legato ai ritmi circadiani che regolano il sonno e la veglia. Questa malattia può avere delle conseguenze, i rischi legati all’ipersonnia sono:

  • Deficit dell’attenzione
  • Deficit mnemonici
  • Difficoltà di concentrazione
  • Comportamenti automatici
  • Calo dell’efficienza lavorativa o di studio
  • Problemi nelle relazioni sociali, tendenza all’isolamento

Per diagnosticare e curare l’ipersonnia ci si deve rivolgere ad un Centro di Igiene mentale o ad un Centro specializzato per i disturbi del sonno.

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ultimo aggiornamento: 18-08-2013