Tra le svariate cause del mal di testa ci possono essere anche i disturbi digestivi, come le intolleranze alimentari e le indigestioni. In questi casi il malessere passa da solo una volta che il problema all’origine sia stato risolto, ma talvolta la cefalea può persistere per molte ore creando disagio e sofferenza.

Questo è dovuto al fatto che molte sostanze prodotte a livello di stomaco e di intestino quando si sia ecceduto nel mangiare o quando si verifichino intoppi nell’assorbimento dei cibi, producono una serie di effetti infiammatori “a catena”, tra cui anche il mal di testa.

Tra gli alimenti che più facilmente possono scatenare attacchi di cefalea o emicrania, soprattutto se mangiati in quantità e mal digeriti, ci sono:

  • Cioccolato
  • Olive in salamoia
  • Insaccati e affettati (la colpa è dei nitrati usati per conservarli)
  • Formaggi stagionati
  • Legumi
  • Cipolle
  • Pane e pizza appena sfornati

Come si può rimediare a questo specifico mal di testa da indigestione? Una piccolo sollievo lo può fornire il classico caffè forte (che funge da vasocostrittore) con un goccio di succo di limone. Naturalmente potete assumere un qualunque analgesico da banco, ma se il problema si ripresenta molto di frequente sarebbe più indicato indagare quale specifico disturbo digestivo, o intolleranza, stia dietro alla vostra cefalea. In caso di malessere occasionale da “abbuffata”, invece, potete tranquillamente avvalervi dei farmaci omeopatici tra cui:

  • Nux vomica
  • Iris versicolor (se la cefalea è accompagnata da nausea e vomito)
  • Argentum metallicum (indicato per la tipica emicrania del mattino associata ai primi pasti del giorno)
  • Pulsatilla, indicata quando si sia esagerato con cibi grassi e fritti
  • Spigelia, perfetto quando il dolore insorga la sera o la notte
  • Zincum metallicum, adatto al tipico mal di testa da abuso di bevande alcoliche

Un rimedio della nonna abbastanza utile è quello di poggiare sulla fronte delle fette di limone freddo (tolto dal frigo). Utili anche infusi e tisane digestive con effetto antinfiammatorio, come il tiglio e il salice.

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ultimo aggiornamento: 23-08-2013