La tendinite è un’infiammazione dei tendini (di uno o più tendini), che a loro volta sono delle parti di tessuto fibroso con il compito di collegate i muscoli alle ossa. In genere i tendini che maggiormente sono soggetti a infiammazioni sono quelli dei piedi e delle caviglie, come il tendine d’Achille, del gomito e del ginocchio.
Ciò accade soprattutto a seguito di sollecitazioni continue, basti pensare agli atleti, ma anche a tutti noi “sportivi della domenica”. Anche il continuo uso di scarpe non adatte al nostro piede può favorire questa infiammazione.

La tendinite può essere più o meno grave seconda che interessi solo la guaina superficiale del tendine (peritendinite), o le fibre più interne. Vediamo con quali sintomi si manifesta questa patologia infiammatoria:

  • Dolore e gonfiore nell’area del tendine interessato
  • Il dolore può essere continuo o manifestarsi solo quando si palpa la zona infiammata, tuttavia, se il tendine interessato viene sollecitato dal movimento, in genere provoca sofferenza, soprattutto all’inizio. Una volta che il muscolo si sia riscaldato il dolore si attenua fino a scomparire, per riproporsi una volta concluso l’allenamento
  • Indebolimento del muscolo collegato al tendine infiammato

In presenza di questi sintomi, che non vanno mai trascurati, il medico può prescrivere esami diagnostici come la risonanza magnetica o l’ecografia, che permettono di valutare l’entità della flogosi. Come si cura la tendinite? Dipende dalla gravità. Se il problema è lieve può essere sufficiente un po’ di riposo e una terapia farmacologica a base di antinfiammatori (questi ultimi possono essere anche naturali, ad esempio omeopatici o fitoterapici).

Se, però, la tendinite è più seria, allora si potrà valutare un ciclo di sedute dal fisioterapista, o terapie come la ionoforesi, la mesoterapia o la laserterapia. Per le tendiniti croniche o che recidivano facilmente (accade soprattutto agli sportivi di professione), possono risultare utili i farmaci cortisonici, mentre per i casi di tendinite più severi, con possibilità di ripercussioni sul muscolo, è previsto anche l’intervento chirurgico. Nella maggior parte dei casi, però, una settimana di riposo assoluto è sufficiente a far riassorbire l’infiammazione.

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ultimo aggiornamento: 27-09-2013