Il Biochetasi è un farmaco da banco che viene prescritto contro problemi digestivi e nausea. In gravidanza le mamme che soffrano del tipico disturbo delle nausee a digiuno possono assumere questo medicinale in tutta sicurezza senza danneggiare se stesse o il feto?
La risposta è sì, si tratta di un prodotto – i cui principi attivi sono il sodio e il potassio citrati – che non ha controindicazioni in gravidanza non essendo note reazioni avverse nella madre o danni al bambino.

Detto questo, come per tutti i farmaci da assumersi durante i nove mesi della dolce attesa, anche per il Biochetasi meglio andarci con i piedi di piombo, ovvero evitare il fai da te, l’assunzione “selvaggia” senza controllo medico. Questo farmaco agisce sull’iperacidità gastrica e su tutti i disturbi ad essa associati, dall’acetone (tipico disturbo metabolico dei bambini) all’indigestione (magari dopo un pasto abbondante) fino alla nausea gravidica.

Quest’ultima è provocata da un innalzamento nel sangue del livello di alcuni ormoni, in particolare il progesterone, e in genere si manifesta soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza. Il Biochetasi, però può essere utile anche per alleviare i disturbi digestivi e l’acidità di stomaco che sovente affliggono le mamme nell’ultima fase della gestazione, quando il peso del pancione e l’aumento di volume dell’utero che preme contro gli organi della digestione creano qualche problema.

Come assumere il Biochetasi? A patto di usarlo solo ed esclusivamente se necessario, la futura mamma può sciogliere una bustina di granulato effervescente in una bottiglietta da mezzo litro d’acqua a sorseggiarlo all’occorrenza durante la giornata. Meglio Non superare la dose di una bustina (o di una compressa effervescente) al giorno e alternare questo farmaco con rimedi naturali anti nausea come le tisane allo zenzero e il limone.

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ultimo aggiornamento: 14-11-2013