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Aldo Coppola è morto, il parrucchiere delle dive si è spento questa notte nella sua casa di Roma, accompagnato dalle persone che lo hanno amato, a dare la triste notizia è stato un delegato della famiglia. Aldo Coppola era malato da parecchio tempo, nel 1998 il cancro si è presentato nella sua vita per la prima volta e da allora è stato una lotta continua, tra vivere e sopravvivere, tra la sofferenza e la creatività. Se ne va un grande uomo, un ragazzo che ha iniziato facendo il parrucchiere quando questo lavoro contava poco e niente e che, grazie al sapiente uso delle mani, alle piccole rivoluzioni e al talento, è riuscito a mettere su un impero. Uno di quei personaggi che si sono fatti da soli e che adesso non esistono più.

Aldo Coppola era malato di cancro, fece i primi conti con il tumore alla prostata nel 1998, un bravo medico riuscì a curarlo con la radioterapia ma si sa come vanno queste cose, e dopo un po’ arrivarono le metastasi. Aldo Coppola è riuscito comunque a “con-vivere” con il cancro che nell’ultimo periodo si era esteso all’osso sacro, appena un mese fa ha rilasciato una bella intervista su Repubblica in cui ha parlato della sua vita, degli inizi, dei grandi successi e della sua carriera, del grande amore per la moglie, dei suoi amici famosi come Valentino, Gianni Versace e Oliviero Toscani, delle rivoluzioni che ha apportato al mondo dei parrucchieri, ma anche della sua malattia. Quando si convive con il cancro (o con la sua ombra) per 15 anni, parlarne diventa normale, e lo è anche tirare le somme di quello che la malattia ha preso, ma anche di quello che ha dato.

“Da quando sto male mi è tornata la creatività, vedo cose che prima non vedevo, ho ripreso a inventare tagli, forme, pettinature”.

Leggendo quest’ultima intervista probabilmente la notizia della morta appare quasi liberatoria e devo dire che adesso Aldo Coppola ce lo immaginiamo a pettinare la gente di lassù in cielo, che lui con le mani in mano non c’è mai saputo stare.

Aldo Coppola è riuscito a lasciare il segno, ha liberato le donne dai capelli cotonati ma anche dalle tinture aggressive, non poteva sopportare la doppia sofferenza del capello prima decolorato e poi tinto, ed ha trovato strade alternative e naturali. Ha abolito l’uso dei caschi e dei bigodini che sono delle torture auto inflitte per le donne, l’ispirazione gli venne al mare, guardando i capelli che si asciugavano al sole e al vento. Un uomo di talento ma anche coraggioso che ha sempre osato, è andato controtendenza ed ha avuto ragione.

Aldo Coppola ci mancherà moltissimo ma il suo spirito continuerà a vivere nella società che porta il suo nome, nei tre saloni milanesi, nelle accademie di Mosca e Milano e nella fitta rete di franchising.

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Foto | Facebook Aldo Coppola

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ultimo aggiornamento: 21-11-2013