Dagli Stati Uniti ci arriva una notizia incredibile. Un bambino nascerà dal pancione della sua nonna, perché la sua mamma, che non riusciva a portare a termine la gravidanza, non aveva i 60mila euro necessari per poter prendere una “mamma in affitto”. La questione dell’utero in affitto negli States è molto delicato, tanto che pare ci sia un vero e proprio business dietro, con delle pubblicità specifiche sui giornali per chi offre e chi cerca.

A Provo, nello Utah, Julia Navarro, una donna di 58 anni, sarà al contempo nonna e mamma del nascituro. Tecnicamente la mamma genetica è sua figlia, mentre il papà è il genero. E’ stata lei stessa ad offrirsi per poter portare avanti la gravidanza, dal momento che la figlia non riusciva a concludere in modo naturale la maternità. Numerosi i tentativi della coppia, fino alla scelta della nonna di prestare letteralmente il suo utero affinché il suo nipote crescesse lì dentro.

I costi dell’utero in affitto sono di circa 60mila dollari e loro non potevano assolutamente permetterselo e così il regalo da parte della nonna, che, se tutto andrà bene, darà alla luce il figlio della figlia, suo nipote, nel mese di febbraio.

E la storia riaccende i riflettori sulle mamme surrogate o sugli uteri in affitto, pratica che in Italia non è consentita. Voi che ne pensate: giusto o sbagliato?

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 09-01-2014