Anche un palco “frivolo” come quello del Festival di Sanremo può diventare vetrina per appelli di ben più vasta portata. Chi ha seguito in diretta oggi la conferenza stampa dal teatro Ariston, ha potuto osservare, ma soprattutto ascoltare, le voci di due donne esasperate ma non per questo meno combattive.

Paola Moschetto e Nadia Ardito sono infatti le mogli di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Marò che da due anni sono in India in attesa di conoscere l’imputazione con cui verranno giudicati.

I-Marò


Stamane è arrivata la notizia dell’ennesimo rinvio della Corte suprema indiana, il 26mo in ordine di tempo. Cosa non riesce a stabilire la Corte indiana? Se sia più corretto applicare ai nostri militari la legge anti terrorismo e anti pirateria (che prevede la pena capitale), ovvero la Sua Act, oppure se li si debba giudicare secondo le leggi ordinarie.

Il prossimo 24 febbraio il parere dei giudici dovrebbe essere depositato, ma Nadia e Paola ci credono poco. Senza entrare nel merito giuridico e diplomatico della vicenda, hanno però voluto ribadire con forza le illegittimità della detenzione dei loro mariti in India, nello Stato del Kerala, frutto di una sorta di “inganno“.

Non sono in carcere Salvatore e Massimiliano, naturalmente, ma si trovano in quella che potremmo definire un’assurda bolla di sospensione in cui non meritano di trovarsi. Infatti se si stabilisse che a Latorre e Girone sono davvero due terroristi e non due militari che compivano il loro dovere in acque internazionali proprio in missione anti-pirateria e che in questo ruolo (e non altro) hanno commesso un errore che è costato la vita a due pescatori, allora si dovrebbe stabilire altresì che l’Italia tutta è un Paese di terroristi.

Insomma, c’è davvero il tanto di creare un caso diplomatico che, infatti, è in atto. Il nostro Ministero degli Esteri ha infatti richiamato in Italia il nostro ambasciatore in India per consultazione, un atto che rappresenta sempre un segnale inequivocabile di tensione tra due nazioni.

Nadia e Paola sono apparse molto determinate, il loro scopo, apparendo sul palco dell’Ariston, era quello di usare una così importante ribalta, una vetrina internazionale, per far arrivare in modo forte e capillare il loro convincimento all’opinione pubblica: che i loro uomini devono tornare in patria, che non vi è ragione plausibile a che continuino a restare in India senza neppure un capo di imputazione.

Due anni persi. “Li rivogliamo a casa“, hanno ribadito. Non sappiamo se stasera, nella serata inaugurale del Festival edizione 2014, Fabio Fazio parlerà di Girone e Latorre. Ciò che sappiamo è che due sedie listate in giallo saranno lasciate libere. Emblema forte di un’assenza non più accettabile.

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ultimo aggiornamento: 18-02-2014