Essere belle, a volte, è una vera ossessione. Le donne spesso non guardano alla bellezza, quella vera, quella fatta anche d’imperfezioni, ma puntano a canoni estetici stereotipati, dettati dalla moda e dalle esigenze delle maison. Risultato? Un esercito di signore che desiderano pesare pochissimo, avere seni procaci, labbra gonfie e zigomi alti. La critica arriva da fotografo italiano Oliviero Toscani, che non fa sconti a nessuno e spara a zero, come sempre, in difesa di un fascino naturale. Ma di chi è realmente la colpa?

Ci sono molti colpevoli di una tale situazione desolante alla quale contribuiscono le stesse donne. Come quelle che dirigono le riviste femminili che decidono di donne lontane dalla realtà, mascherate e col pallino della seduzione ad ogni costo. Hanno creato e continuano a creare riferimenti irraggiungibili. Il problema non si risolverà facilmente, prevedo peggioramenti.

Ha raccontato Toscani. Questi stereotipi non solo nascondono la bellezza vera, ma portano all’infelicità: è davvero impossibile arrivare a certi canoni e molte donne vivono nell’insoddisfazione, e cadono vittima della chirurgia estetica. Non accettano di invecchiare e cercano a tutti i costi di stringere un patto con il diavolo, in questo caso il chirurgo, per fare il passare degli anni.

Oliviero Toscani sarà presente alla mostra della bellezza Cosmoprof con una rassegna fotografica di 35 scatti, dedicata alla bellezza femminile. Sorpresa? Non ci sono donne, ma fiori.

Si, invece che riproporre modelle e bellezza classica decisa da altri, ho creato io stesso i volti delle mie modelle assemblando fiori e foglie, dando ad ogni composizione un nome italiano femminile. Sono uniche, le ‘mie ragazze’ di fiori e frutta, le ho fatte io, non somigliano a nessuno dei volti propinati da altri.

L’unicità è quindi la vera bellezza, anche nel difetto. È davvero dura da accettare, ma forse se imparassimo a guardare alla sostanza, potremmo davvero liberarci di certi luoghi comuni.

Via | Ansa

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ultimo aggiornamento: 24-03-2014