Il ritorno al lavoro dopo il parto è traumatico per tutte le donne. Non è facile separarsi dal proprio bambino, ancora piccolino e bisognoso dalla mamma. Bisogna fare i conti con il trauma della separazione, i sensi di colpa, la casa da gestire e soprattutto a chi affidare il bimbo. C’è di buono che il fatidico momento non arriva mai tutto di colpo, avete di solito almeno tre mesi per pensarci. È vero sono pochi, perché i primi 40 giorni si perde totalmente il contatto con la realtà.

È vero anche che dal secondo mese di vita del piccolo inizierete a capire di che cosa ha realmente bisogno, quali siano i suoi ritmi e come disturbarlo il meno possibile. Se potete evitare di mandarlo al nido prima dei 9 mesi è meglio per tutti, soprattutto per la sua salute. I nonni sono la risorsa più importante: se li avete a disposizione appoggiatevi.

Attenzione però dare il piccolo ai nonni significa anche accettare che venga coccolato e accudito a modo loro. Non sempre è così facile. Se state allattando potete imparare a utilizzare il tiralatte per fare delle piccole riserve da somministrare al bimbo in vostra assenza. Come sfruttare i permessi dell’allattamento? La cosa migliore è uscire dall’ufficio un paio di ore prima, così da poter passare almeno metà del pomeriggio con il bambino.

Per non fargli sentire troppo la vostra mancanza, dovete poi instaurare una routine solo vostra: per esempio il bagnetto, la ninna nanna della buona notte. Se è allattato artificialmente, non delegate le poppate di sera e notte a nessuno. Infine, lasciategli nella culla un Dou Dou o un vostro indumento per fargli sentire sempre il vostro odore.

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ultimo aggiornamento: 24-04-2014