Una delle prime cose che per antonomasia le mamme insegnano alle proprie figlie, da che mondo è mondo è la stiratura delle camicie da uomo. Questo perché, vuoi per conquistare i favori di papà prima e la benevolenza del compagno poi, saper stirare senza pieghe e in modo impeccabile è un po’ un passepartout per una vita tranquilla. Non fosse altro perché è una delle cose che il maschio di casa avrà sempre più difficoltà a fare e che una volta tanto lo porterà a rivolgersi con umiltà e magnanimità verso chi lo saprà togliere da questo impasse.

Cliché a parte, essere in grado di fare un lavoro perfetto con i panni da bucato, è sempre un’ottima cosa. Che poi ci si specializzi per far contento il nostro lui, per far rosicare la suocera che non avrebbe scommesso una lira bucata sulla nostra bravura nelle faccende di casa o semplicemente perché amiamo essere impeccabili in tutto, poco conta. Ogni ragione ha certamente il suo valore e a noi basti sapere che in poche mosse possiamo raggiungere il migliore dei risultati sperati.

Il primo step per una stiratura perfetta è certamente quello di dotarsi di ogni attrezzo necessario allo scopo: asse da stiro di buona qualità, amido in spray o pari prodotto per facilitare un lavoro pulito e senza pieghe, ferro da stiro con caldaia riempita con acqua distillata, un asciugamani sottile vecchio. I ferri moderni hanno certamente un vantaggio in più rispetto a quelli di una volta: hanno una serie di pulsantini per scegliere sempre temperatura/vapore perfetti per ogni tipo di tessuto.

Seguiamo quindi le istruzioni del costruttore per stirare al meglio la camicia senza rovinarne la grana. L’asciugamani vecchio ci potrà servire per dare una prima passata “di prova”, utile anche ed eliminare gli eventuali residui di calcare della caldaia. Fatto questo spruzziamo un po’ di amido spray sulla parte interna del colletto della camicia e passiamo il ferro caldo, poi facciamo la stessa operazione sulla parte esterna.

Ripetiamo la procedura anche per i polsini, facendo attenzione a non passare sopra i bottoni per non fonderli o rovinarli con le alte temperature. Ora sistemiamo la camicia in modo che l’apertura interna di una delle due maniche sia fissata alla punta dell’asse da stiro: in questo modo il tessuto si tende e ci facilita la tiratura senza creare false pieghe. Facciamo la medesima cosa dall’altra parte e poi disponiamo la camicia aperta in orizzontale lungo l’asse.

Ogni tanto spruzziamo un po’ di amido, vapore del ferro o acqua demineralizzata sul tessuto per renderlo più “docile” e stiriamo anche una parte laterale. Quando passiamo il ferro dalla fila dei bottoni operiamo a zig zag per evitare ancora una volta di rovinarli. Completiamo la stiratura della parte centrale posizionando semplicemente la camicia aperta col colletto rivolto verso la punta dell’asse e passiamo il ferro dove serve, insistendo verso le cuciture, che tendono sempre ad aggrinzirsi dopo i lavaggi.

In ultimo facciamo le maniche: se abbiamo un manicotto l’operazione è molto semplice, perché basterà inserirlo nella manica per tendere la stoffa e facilitarci la stiratura, se invece non lo abbiamo dovremo stiracchiare il tessuto sull’asse e poi passare il ferro avanti e indietro, insistendo sulle pieghe che normalmente si formano fra spalla e braccio vicino alle cuciture di giuntura.

Finito il lavoro appendiamo la camicia alla sua gruccia e abbottoniamo il primo bottone per non farla scivolare. Che ne dite? Non siamo state bravissime?

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Foto | da Flickr di Cushing Memorial Library and Archives, Texas A&M

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ultimo aggiornamento: 08-05-2014