Quando ci ritroviamo con qualche chiletto di troppo da smaltire, e non riusciamo a farlo nonostante ci sembri di non mangiare tanto (anzi, magari siamo sicuri di mangiare “come un uccellino”), evidentemente commettiamo degli errori alimentari che non riusciamo ad individuare.

A seconda delle nostre caratteristiche individuali, che includono il tipo di metabolismo (più o meno veloce), la percentuale di massa grassa e massa magra, eventuali disturbi digestivi o endocrini che possono incidere nell’assimilazione corretta dei cibi e nell’accumulo dei lipidi e dei liquidi, dovremmo poter riuscire a mettere a punto un buon programma dietetico dimagrante tale da non provocare danni alla nostra salute.

Per fare questo, però, non possiamo affidarci alle classiche diete alla moda, che spesso e volentieri sono del tutto sbilanciate e che finiscono per farci recuperare in un baleno i chili persi nella prima fase, ma meglio faremmo a ricorrere ad uno specialista, ovvero un nutrizionista o un dietista, che dopo una bella visita individuale corredata da esami clinici specifici, ci “costruisca” un regime alimentare su misura. Privo, naturalmente, dei cibi che ci fanno ingrassare di più.

A tal proposito, però, anche senza essere degli esperti della nutrizione, possiamo però cominciare a fare un po’ di chiarezza a proposito di quali siano gli alimenti realmente dannosi per la nostra linea, perché spesso sono anche dannosi per la nostra salute in generale. Cosa, quindi, ci fa davvero ingrassare? Ebbene, le cosiddette “calorie vuote”, in primis lo zucchero semplice, che è del tutto privo di sostanze nutritive importanti ma è molto calorico.

Tutto ciò che sia rapidamente assimilato dall’organismo, che abbia un alto indice glicemico e un apporto calorico notevole, che sia privo di fibre e povero di sostanze nutrizionalmente valide (proteine nobili, vitamine, sali minerali, acqua, grassi eccetera), ci fa ingrassare e ci fa male.

Ci fanno ingrassare tute le bevande zuccherate e addizionate di anidride carbonica (le cole, ad esempio) e i soft dirnk, tutti i cibi da fast food e in particolare le patatine fritte (che accumulano, durante la cottura in oli di pessima qualità, tantissimi grassi saturi e tossine), i dolci confezionati come le classiche merendine (spesso piene di grassi vegetali idrogenati), le barrette energetiche “light” ( ma piene di zuccheri) che ci sembrano sempre “niente”.

E ancora, tutti i derivati delle farine bianche consumati in eccesso (mentre i cereali integrali e derivati, contenendo più fibre, saziano prima e hanno un minor impatto sulla glicemia, e quindi sul peso), i condimenti e le salsine pronti, i cibi precotti e liofilizzati a cui sia stata tolta l’acqua ma non il sodio, i salumi e gli insaccati di bassa qualità consumati in quantità eccessive.

A proposito di sodio, attenzione a tutti quei cibi insospettabili che ne sono ricchi, come ad esempio le scatolette, i brodi pronti, i cibi precotti, ma anche i biscotti e i crackers, perché ci fanno accumulare liquidi. Attenzione anche al glucosio addizionato in molti cibi confezionati per conferire sapore, perché ha degli effetti ingrassanti sull’organismo davvero notevoli.

Per dimagrire, quindi, dovreste gettare via tutte le patatine in busta, i dolcetti e le merendine (e i preparati pronti per torta) che avete in casa (in pratica il cibo-spazzatura o junk-food), ridurre drasticamente il consumo di cibi, brodi e sughi pronti, evitare il pane bianco confezionato e scegliere quello integrale o quello fatto con lievito madre da un bravo fornaio, evitare wurstel, salsicce e salamini se non per sporadiche occasioni, limitare le salamoie e le scatolette.

Mangiate tanta frutta e verdura, condite con ottimo olio extravergine d’oliva a crudo, fate spuntini con frutta secca anziché con le barrette energetiche comprate, consumate cereali integrali ricchi di fibre, limitate la carne rossa e consumate più legumi (proteine vegetali ottime e anche più economiche), bevete tanta acqua , evitate le bibite zuccherate o edulcorate (l’effetto ingrassante lo danno anche le bevande “light”, come molti studi hanno evidenziato), e non usate lo zucchero per dolcificare, ma optate per (poco) miele o malto di cereali. La pizza? Una, massimo due volte al mese, e che sia fatta a regola d’arte in modo da non lievitare… in pancia!

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ultimo aggiornamento: 10-05-2014